VIAREGGIO. “Il carnevale di Viareggio, la sua storia e la sua tradizione, ha bisogno di un sostegno da parte dello Stato”. Lo dice a Labitalia il maestro Fabrizio Galli, presidente dell’Associazione costruttori del carnevale di Viareggio, in occasione della manifestazione ‘Arcobaleno d’Estate’ che per domani prevede la sfilata conclusiva dell’edizione del carnevale estivo di Viareggio. “Il carnevale di Viareggio – fa notare – torna anche ad agosto a dimostrazione che si tratta di un evento radicato nella città, sostenuto dal Comune e conosciuto in tutto il mondo”.

“Da fine agosto – assicura – cominciamo a lavorare alla sfilata di febbraio. Tutto l’anno è, infatti, dedicato alla realizzazione della parata in maschera invernale. La costruzione di un carro richiede pazienza, tempo ed estro. Per un anno si lavora solo all’idea e sono necessari almeno 4 mesi per la realizzazione vera e propria”.

“Certo – sottolinea – domani sfileranno solo tre carri ma comunque per noi è un grande lavoro e un impegno ripagato dal plauso di coloro che assisteranno alla parata. Per questo il nostro lavoro deve andare avanti e merita di essere sostenuto”. Per la realizzazione dei carri, i maestri ‘cartapestai’ lavorano l’argilla e il calco in gesso, che poi viene riempito da diversi strati di carta di giornale tagliata in piccoli pezzetti e fissata con colla di farina. Poi, si rimuove la cartapesta dal calco, ottenendo così la forma che viene rivestita con pezzi di carta-cemento e dipinta con colori idrosolubili. Per realizzare ogni singolo carro, è necessario il lavoro di almeno 6 persone, che va avanti per 3-4 mesi e per diverse ore al giorno. Fino a qualche anno fa, per la leggerezza dei materiali, sono stati creati carri di dimensioni ingombranti con movimenti effettuati attraverso leve mosse da uomini. Ora, invece, si ricorre a movimenti elettromeccanici, che hanno reso quasi autonomo e più scenografico il movimento dei personaggi.

Il Carnevale di Viareggio, che quest’anno ha festeggiato i suoi primi 140 anni, è nato nel 1873 con una prima sfilata di carrozze addobbate a festa nella storica via Regia, nel cuore della città vecchia. Trasferito sul lungomare all’inizio del Novecento, è cresciuto per dimensioni e popolarità anno dopo anno. Nel 1954 la neonata Rai ha trasmesso la sua prima diretta tv esterna proprio dal Carnevale di Viareggio, facendone anche un grosso evento mediatico. Nel 1958 la telecronaca della sfilata dei carri viene trasmessa in Eurovisione. Oggi è la più grande manifestazione folcloristica italiana con un bilancio di 5 milioni di euro all’anno.

(fonte ADN Kronos)

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