VIAREGGIO. Un altro caso in Toscana di decesso di paziente che durante una degenza in ospedale ha ricevuto una trasfusione sbagliata: secondo quanto riporta un quotidiano  è morta la donna che il 26 giugno scorso all’ospedale Versilia ebbe sangue di gruppo diverso dal suo. La paziente, 72 anni di Seravezza (Lucca), si recò al pronto soccorso con un’emorragia avendo un quadro clinico già complicato. Il decesso risale al 13 agosto scorso.

Per l’errore l’anziana si aggravò; tuttavia i medici, che si accorsero subito dello sbaglio, riuscirono a stabilizzarla attivando cure di emergenza. I familiari stanno ora pensando di presentare una denuncia all’autorità giudiziaria.

Accertamenti del Centro di gestione del rischio clinico della Regione Toscana hanno stabilito che nella vicenda ci fu una ”sostanziale adeguatezza delle procedure per le trasfusioni” ma che ci furono problemi nella gestione e nei controlli della sacca di sangue che determinarono lo scambio di sacca. Quella della donna è uno dei casi di trasfusione sbagliata resi noti dalla stessa Regione Toscana.

(ANSA).

L’Asl 12 invia immediatamente una nota “la signora – scrive l’azienda sanitaria versiliese – è deceduta come esito di grave patologia sistemica ad evoluzione infausta, da cui era affetta da anni. Non è realmente e scientificamente ipotizzabile alcun rapporto di causa – effetto fra la trasfusione errata ed il decesso, come, invece, lascia intendere l’articolo.La paziente, infatti, fu trattata tempestivamente in modo intensivo ed appropriato, non ebbe né conseguenze immediate nè tardive e fu dimessa in buone condizioni dopo pochi giorni. Oltretutto, la paziente stessa aveva regolarmente ripreso la sua terapia ambulatoriale presso il DH dell’ospedale Versilia per la patologia cronica di cui era affetta”.

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