Occupata casa delle Ferrovie. Unione Inquilini: “Intervenga l’assessore Rossetti”

VIAREGGIO. “Il tempo gioca un ruolo fondamentale nelle dinamiche della precarietà abitativa e di tempo, l’ennesimo nucleo famigliare con due minori, non ne avevano più.

Dopo l’ennesima proroga, grazie all’intervento dei picchetti anti sfratto dell’Unione Inquilini e della Brigata Socialenanti sfratto (composta dal Blocco anticapitalista versiliese e dal Centro sociale S.A.R.S, nonchè dalle famiglie in lotta per la casa), il tempo era definitivamente scaduto. Un altro sfratto da casa a strada, un altro atto illegale dell’amministrazione comunale e degli organismi giudiziari, ma sta volta le persone incominciano a reagire, ad autorganizzarsi, sulla base dei propri diritti umani e sulla legalitá, di cui tanto si riempiono la bocca i burocrati,del diritto di un passaggio da casa a casa”.

A denunciare il fatto è l’Unione Inquilini Viareggio, Brigata Sociale Anti-sfratto ( Blocco Anticapitalista Versiliese; Centro Sociale S.A.R.S; Famiglie in lotta per il diritto all’abitare; CARACOL R@P Viareggio).

SFRATTO“Questa famiglia, di cui non faremo nome per motivi di privacy, si è trovata in mezzo alla strada, senza neanche un mezzo per spostarsi e togliere le proprie cose, ma di fronte all’ennesima ingiustizia ha alzato la testa e con la solidarietà della militanza di Unione Inquilini e Brigata sociale anti sfratto ha occupato una casa.

Un atto coraggioso, inevitabile e alla luce del giorno, l’occupazione di un’abitazione abbandonata da anni, di proprietá delle ferrovie dello Stato, è stata l’unica soluzione per far avere un tetto a questa famiglia, che in precarietá lavorativa non poteva sostenere un affitto nella tanto cara e speculativa cittá di Viareggio.

In posizione sfavorevole nelle graduatorie, lontana da ogni speranza di un sostegno comunale, questa azione è stata pienamente appoggiata dalle nostre realtá politiche. Questa casa cascava a pezzi ed è stata pulita ristrutturata e messa in sicurezza, un luogo che rivive, riconvertito in un utilizzo socialmente utile e per la salvaguardia dei minori che vi abiteranno.

Chiediamo che venga aperta immediatamente una trattativa con l’Assessore Rossetti, perchè il Comune si impegni a contattare le ferrovie dello Stato, che prima di una loro aberrante privatizzazione, possano concedere, con i dovuti contributi, l’abitazione a questa famiglia; crediamo inoltre che qualsiasi forma di rifiuto da parte del comune e delle ferrovie di non voler risolvere questa situazione, si un offesa a tutta la cittadinanza, che ha subito i frutti della speculazione delle ferrovie sulla propria pelle. Vogliamo che questa abitazione, ritorni a vivere dignitosamente, insieme alla famiglia che vi abita ora, vogliamo che questo patrimonio pubblico, non assegnato a nessuno, ma lasciato in rovina al tempo, possa salvare la vita di questa famiglia, vogliamo inoltre che si agisca prima della privatizzazione delle ferrovie.

Questa è la riprova che il patrimonio pubblico può e deve essere riconvertito per l’emergenza abitativa, questa è la prova della nostra previsione nei mesi passati sulla gravitá dell’emergenza sociale che stanno vivendo le persone nella nostra cittá.

Questa è la riprova che le persone non sono più disposte a subire atti di crudeltá che ledono i loro diritti, noi rimarremo sempre disponibili ad ogni trattativa con il Comune, ma lá dove ci sia sorditá ci prenderemo quello che ci spetta”.

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