LUCCA. A seguito di complesse indagini, il personale della Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione Polstrada di Lucca ha individuato oltre 50 truffe, a danno di attività commerciali quali ferramenta, esercizi per la vendita di mezzi ed attrezzi agricoli, di apparecchi per edilizia, di materiale elettrico, ecc.

L’autore delle truffe, un uomo di anni 43, di origine campane ma residente in Toscana, si è distinto, a dire delle stesse vittime, per la disinvoltura e la spavalderia con cui si presentava negli esercizi commerciali e, grazie a queste “caratteristiche”, è riuscito a raggirare anche venditori di lunga e provata esperienza; i pagamenti avvenivano sempre tramite assegni, tutti di provenienza illecita e per i più sospettosi, comunque, era pronto a fornire i documenti d’identità, ovviamente falsi.

Il “territorio di caccia” era decisamente vasto e spaziava tra le province di Lucca, Pistoia, Pisa, Prato, Firenze e Siena.

Il modus operandi seguiva per lo più un clichè che veniva ripetuto, adeguandolo alle circostanza, più volte nella stessa giornata e anche in più punti vendita di una stessa società: l’uomo si presentava  vestito in abiti da lavoro e, con fare affabile ma deciso, chiedeva di acquistare l’articolo prescelto; riferiva di essere il titolare di un’impresa che stava lavorando nelle vicinanze e di avere necessità urgente di una determinata apparecchiatura; forniva  la ragione sociale e la partita iva della sua società, ovviamente inesistente, cui intestare la fattura; al momento di pagare, dopo avere anche “tirato” sul prezzo per essere credibile, compilava un assegno, per i più sospettosi esibiva anche la carta d’identità, dopodichè se ne andava con la merce che solitamente aveva un valore compreso tra i 900 e i 1.500 Euro.

L’indomani l’amara sorpresa per il venditore il quale, il più delle volte, evitava di rivolgersi alle Forze di Polizia dopo che aveva riscontrato che non esisteva la società verso la quale aveva emesso la fattura e che non aveva alcun elemento certo sulla provenienza dell’assegno e sull’identità del “cliente”.

Proprio grazie alla collaborazione e alla fiducia accordata alla Polizia Stradale di Lucca da una delle vittime, è stato possibile avviare un’attività investigativa. Dopo un’articolata indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Lucca, gli agenti sono riusciti ad individuare il truffatore e a localizzare la sua base operativa all’interno della quale sono state sequestrate varie apparecchiature provento di recenti truffe, documenti falsi, nonché un gran numero di assegni di provenienza illecita, pronti ad essere compilati a favore delle prossime vittime. L’indagine si è poi sviluppata seguendo le tracce trovate durante le perquisizioni che hanno portato, appunto, ad individuare oltre cinquanta episodi di truffa, per la maggior parte dei quali è stata raccolta la querela delle vittime che spesso, incredule, si sono sentite telefonare dalla Polizia che le invitava a portarsi presso la sede della Stradale per testimoniare della truffa subita e chiedere la restituzione della merce.

 

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arresto cronaca OPERAZIONE TOTò POLIZIA GIUDIZIIARIA polstrada

ultimo aggiornamento: 11-09-2013


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