FIRENZE. ”A un anno dall’approvazione della legge toscana sulla cannabis terapeutica ancora manca il relativo regolamento di attuazione. La Giunta regionale ha promesso che entro fine settembre il regolamento dovrebbe essere discusso. Sarebbe un segnale politico importante, anche nei confronti del dottor Cinquini, per dire che le istituzioni non criminalizzano e sono aperte all’uso terapeutico della cannabis e la coltivazione a uso medico personale”. Lo ha affermato il consigliere regionale Mauro Romanelli (Gruppo misto) in merito alla vicenda del medico di Pietrasanta Fabrizio Cinquini.

Secondo Romanelli, ”una persona andrebbe giudicata se ha fatto del male e non viceversa, e per capire il buon operato di Cinquini basterebbe chiedere ai suoi pazienti se hanno ottenuto dei benefici come loro stessi dicono”. Già nei giorni scorsi Romanelli aveva inviato una nota in cui sottolineava ”senso di amarezza per il fatto che un medico, che per lo zelo e la passione nello svolgere la sua missione, ovvero di fare qualsiasi cosa a favore del paziente, trovi successo e riconoscimento fuori confine, e qui addirittura viene ricompensato con la galera e con l’accertamento in psichiatria criminale”.

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ultimo aggiornamento: 16-09-2013


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