VIAREGGIO. Prosegue il percorso propositivo di Confesercenti per sostenere alcune iniziative di cambiamento di regolamenti e atti dell’amministrazione di Viareggio: una delegazione guidata dalla presidente di Confesercenti Esmeralda Giampaoli ha incontrato l’assessore Caprili che a nome dell’Amministrazione nelle scorse settimane aveva risposto all’appello di Confesercenti che chiedeva interventi urgenti a sostegno delle imprese.

“Abbiamo lanciato all’amministrazione un doppio canale di lavoro per avviare alcune riforme ormai non procrastinabili”, commenta Giampaoli. “A fronte dei gravi problemi di bilancio del Comune abbiamo posto all’assessore sei temi per cominciare. Quattro di questi non incidono sul bilancio dell’Ente e pertanto possono essere affrontati a prescindere dallo stato di difficoltà dei conti e in tempi più rapidi. Gli altri, non meno importanti, li abbiamo messi sul tavolo consapevoli dei limiti del Comune, ma con altrettanta determinazione vista la loro incidenza nella vita delle imprese.”

“Le quattro proposte presentate approfondiscono temi già lanciati nelle scorse settimane”, dichiara il direttore Emanuele Pasquini. “La prima è la richiesta di azzerare o ridurre in modo significativo i valori dei depositi cauzionali o delle fidejussioni sostitutive per i concessionari che utilizzano direttamente le aree concesse. Un intervento che prelude ad una generale ridiscussione del tema delle concessioni e delle sub concessioni che ci sembra richieda tempi diversi.

“La seconda richiesta riguarda la cancellazione della cauzione infruttifera per l’occupazione di suolo pubblico che è oggi pari ad una intera rata di canone. La terza richiesta riguarda la revisione dell’articolo 35 della Cosap e la revisione dei meccanismi che prevedono sanzioni del 50% del canone al 31° giorno di ritardo. La quarta, ed ultima, è la creazione, nell’ambito della riorganizzazione della struttura, di un ‘ufficio eventi’ che sia da supporto a tutte le realtà che intendono dar vita ai quartieri, alle zone, a Viareggio e che oggi si trovano a scontrarsi con ostacoli burocratici e a costi insensati. Quattro proposte a costo zero, perché né le fidejussioni, né la cauzioni, né quel tipo di sanzioni, né la riorganizzazione funzionale di un ufficio hanno riverberi sul bilancio dell’ente.”

“Abbiamo colto l’occasione anche per porre l’attenzione su altri tre strumenti regolatori ovvero il Regolamento sull’impatto acustico, il Regolamento sull’imposta della pubblicità e quello sulla Tares”, conclude Giampaoli. “Altri tre titoli che sono molto importanti per le imprese, in particolare quello relativo all’imposta sui rifiuti che per molte attività è diventata paradossalmente una delle voci più importanti del proprio bilancio. Sul tema Tares abbiamo chiesto un tavolo di lavoro specifico per valutare insieme all’Amministrazione la grave situazione di molte categorie e la necessità di rivedere per molte di queste coefficienti e superfici imponibili.”

“Ci ha fatto piacere riscontrare la disponibilità al confronto su tutti i temi presentati”, aggiunge Pasquini. “Ci siamo impegnati a presentare precisi emendamenti e proposte su tutti i temi toccati e abbiamo inviato il tutto all’amministrazione affinchè possa verificare i vari interventi che investono le diverse competenze degli assessorati. Nella prima metà di ottobre avremo un nuovo incontro in cui ci auguriamo che su questi temi si possa fare un concreto passo in avanti.”

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