FIRENZE. “Per il PdL il mantenimento della sezione distaccata di Viareggio del Tribunale era e rimane una priorità. Con il voto di oggi in Consiglio regionale, la sinistra ha gettato la maschera. Si è, di fatto, arresa ad una soppressione ingiustificata se si tiene conto che la sezione distaccata copre un bacino di utenza vicino ai 180mila cittadini e assorbe un volume di pratiche non inferiore alla sezione centrale di Lucca.” Questo il commento del consigliere regionale e coordinatore provinciale PdL Giovanni Santini al voto con il quale il Consiglio regionale ha respinto la richiesta di referendum avanzata dal PdL e sottoscritta da molti consiglieri di maggioranza ed opposizione.
“Come si ricorderà, la riorganizzazione degli uffici giudiziari, avvenuta con la Legge 148/2011 ed i successivi D.Lgs 155 e 156 del settembre 2012 senza una valutazione di merito, di opportunità, e d’impatto sulla popolazione, rappresenta un esempio decisamente poco virtuoso dei cosiddetti tagli lineari oltre a contrastare il principio di ‘prossimità’ stabilito nel trattato di Lisbona.”
“Di fronte a questa realtà, la sinistra regionale ha scelto, come accade spesso, di non scegliere. Di mettere la testa sotto la sabbia. Le possibilità erano due: votare la richiesta di referendum quale possibilità per i cittadini di esprimersi nel merito e come tale reale elemento di pressione sul Governo per una immediata revisione della normativa e dei criteri che l’hanno ispirata. E quella di votare una generica mozione quale semplice raccomandazione al Governo. IL Consiglio regionale, con il voto favorevole della sinistra, ha scelto questa seconda strada che di fatto è una resa al Governo se si tiene in conto che dal 2011 sono passati due anni, due governi e due parlamenti senza che nessuno abbia mosso un dito per cambiare dei provvedimenti – solo se si pensa a Viareggio -evidentemente illogici.
“Ma c’è di più: in questi due anni neppure la Regione ha fatto niente se non votare un’altra generica mozione che niente ha prodotto. Sbagliare è lecito, perseverare no.”
