VIAREGGIO. “È iniziato con fuochi di artificio non all’ordine del giorno il Consiglio Comunale di ieri sera. In giornata infatti avevo saputo una notizia che mi aveva lasciato allibita. La segretaria generale dottoressa Rosa Priore, dopo essere stata confermata in pompa magna dal sindaco con tanto di comunicazione ufficiale al Consiglio ai primi di agosto, è stata mandata via e verrà sostituita”.

Lo scrive Rossella Martina del Movimento Viareggio tornerà bellissima.

“Quest’ultimo provvedimento ovviamente preso in gran silenzio e senza comunicare alcunché. Sia chiara una cosa: Rosa Priore, come ufficiale dello Stato non perde lo stipendio anche se ‘non esercitando’ il compenso sarà notevolmente ridotto in attesa di trovare un altro incarico in un altro comune. Ma noi puntiamo il dito non sul danno economico bensì sul trattamento ‘umano’ che ha ricevuto: una feroce umiliazione, una cacciata ingiustificata e subdola. Nel caso di Rosa Priore infatti c’è anche e soprattutto la modalità con cui le è stato tolto l’incarico che lascia senza parole e che mai ci saremmo aspettati da una compagine di sinistra che anche ieri sera ha chiesto e giustamente ottenuto un minuto di silenzio per i morti nel canale di Sicilia, che la volta scorsa ha impegnato il consiglio per mezza serata sulla cittadinanza ai bambini extracomunitari (ius soli) ecc ecc. Quando si tratta di discorsi è tanto edificante essere di sinistra, ma quando poi si va al sodo i metodi sono quelli da padrone delle ferriere.

Rosa Priore, come prevede la legge del Testo Unico degli Enti Locali, è stata confermata alla segreteria all’inizio di agosto. Lei, donna forte, rigorosa, ligia alle regole e per questo probabilmente poco simpatica a molti all’interno del Comune (il segretario è il ‘capo’ dei dirigenti e deve guidare la giunta nei meandri della legge…) era molto felice di questa conferma che le permetteva di restare a Viareggio. Si è data più che mai da fare rinunciando alle ferie di agosto, mettendosi a completa disposizione dei neofiti della giunta. Un idillio, almeno apparentemente. Poi a fine agosto è andata in ferie per due settimane inseguita dai brava bravissima. Al ritorno, il 13 settembre, è stata convocata dal sindaco e dalla giunta e le è stato comunicato che nei suoi confronti “non c’era più la fiducia”. Le è crollato il mondo…

Che è successo durante le sue vacanze? Per tentare di spiegare l’inspiegabile cambiamento di intenti si è detto che “durante la sua assenza il personale si è mostrato più collaborativo”. La scusa era troppo sfacciata – non si sfiducia un segretario per una ‘sensazione’ – e allora nei giorni a seguire sono state cercate altre motivazioni sempre pretestuose fino ad arrivare a dire semplicemente “ci siamo sbagliati, credevamo di doverla confermare prima di prendere una decisione definitiva…”. E’ quanto risulta agli atti.

Il vero motivo del voltafaccia? Non ci è stato spiegato. Alcuni sostengono che un paio di persone si sono accanite nel volerla cacciare perché non è abbastanza ‘elastica’ nell’interpretare la legge e per di più “non è nemmeno dei nostri” ovvero  “dei loro” non avendo nessuna tessera partitica in tasca.

Sono costretta ad avanzare le ‘ipotesi’ ascoltate a palazzo comunale perché purtroppo non ho avuto spiegazioni ufficiali alla mia richiesta di chiarimenti. Ieri sera infatti ho sollevato il problema ma è subito scoppiato l’incendio. La presidente del consiglio, il sindaco, gli assessori non si aspettavano la domanda su Rosa Priore e hanno detto subito con estrema agitazione che non era il luogo per discuterne. Il sindaco si è rifiutato di rispondere, il consiglio è stato sospeso, ripreso, infine la richiesta della minoranza di inserire l’argomento all’odg è stata respinta compattamente dai consiglieri del centrosinistra.

Bene, bravi, bis”.

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