VIAREGGIO. “Altro pasticcio combinato da alcuni funzionari del Comune di Viareggio. Stavolta ad avere sbagliato con gravi conseguenze sono gli uffici che si occupano degli asili nido cosiddetti 0-3. Ci sono infatti circa 150 bambini che non trovano posto negli asili pubblici”.

Lo scrive Rossella Martina del movimento Viareggio tornerà bellissima.

“C’è un bando europeo che passa dalla Regione e con il quale i Comuni della Toscana possono avere – mandando una semplice mail – dei ‘buoni’ da dare ai genitori per pagare l’asilo privato. Purtroppo il Comune di Viareggio di è dimenticato di mandare la mail entro la data di scadenza e non avremo un euro dalla Regione. Il problema è che i genitori hanno iscritto i bambini agli asili privati confidando in questo ‘voucher’ e ora si trovano a dover pagare l’intera retta per questa omissione. Ce lo segnala l’asilo privato di Via Indipendenza angolo via Buozzi (Crea Attiva Mente).

Ciò che sorprende ancora di più è che da una lettera inviata dalla “direzione e coordinamento servizi educativi alla prima infanzia” del Comune alla responsabile dell’asilo “crea Attiva Mente”, dottoressa Paolo Lanfranco, si danno diverse spiegazioni del fatto nessuna delle quali ci convince.

L’asilo “Crea Attiva  Mente” ha avuto l’accreditamento definitivo dal Comune di Viareggio ( a firma del dottor Strippoli dirigente responsabile del servizio) il 12 giugno 2013 e il bando scadeva il 18 giugno 2013: essendo necessaria una semplice mail c’era tutto il tempo di inviarla alla Regione ma nella lettera (firmata da Simona Paoli e scritta a seguito di un incontro avvenuto tra la responsabile di 0-3 Roberta Baldini e Paola Lanfranco) si fa riferimento all’impossibilità di farlo perché “non erano coerenti e possibili i tempi di partecipazione”. Per mandare una mail non bastano 4 giorni?

Si aggiunge che l’amministrazione il 18 giugno non era insediata. Ma che c’entra? Questi sono atti che devono fare i tecnici degli uffici e che è proprio per questo che sono pagati.

Ma non è finita. In un passaggio davvero stupefacente si dice che “il nostro ufficio non è mai stato suffragato da una intenzionalità politica o dirigenziale sulla volontà di procedere a convenzioni”.

Ma di che parliamo? In tutti Comuni d’Italia e della Toscana in particolare si sottoscrivono convenzioni con gli asili privati per usufruire dei voucher europeo-regionali e permettere a tante famiglie non abbienti di far frequentare l’asilo nido ai propri figli grazie all’aiuto economico fornito da questi ‘buoni servizio”. A Viareggio non c’è la volontà politica e dirigenziale? Che significa? Che c’entra la volontà politica con i dirigenti?

Le convenzioni sono un vantaggio per il cittadino che non ha la possibilità di pagare la retta intera dell’asilo privato. Perché il Comune di Viareggio dovrebbe rinunciare a questo vantaggio per le famiglie che non costa neppure un euro al Comune stesso?

Allora l’errore o meglio l’omissione – non aver inviato la mail – è stata una scelta? E come la si può giustificare? Come si può giustificare la scelta di penalizzare ulteriormente decine di famiglie in difficoltà che non hanno ottenuto un posto negli asili pubblici per i loro figli? Cosa ha Viareggio di speciale dal doversi inventare una “intenzionalità politica e dirigenziale” diversa da quella degli altri comuni della Versilia, della Lucchesia, della Toscana e d’Italia?”.

(Visitato 138 volte, 1 visite oggi)

Strambi (Pd): “Il Porto di Viareggio deve trovare una sua identità”

Sel alza la voce: “Il Pd riguardi gli accordi di programma”