STAZZEMA. Il Presidente dell’Unione dei Comuni della Versilia e Vicesindaco di Stazzema Maurizio Verona ha scritto al presidente del Consiglio Comunale di Stazzema Alessio Tovani e al Sindaco di Stazzema Michele Silicani per chiedere un Consiglio Comunale straordinario aperto alle associazioni e alle scuole per una riflessione sul caso Priebke e il suo testamento. Il capitano delle SS Erich Priebke deceduto pochi giorni fa all’età di 100 anni, ebbe un ruolo di primo piano nell’eccidio delle Fosse Ardeatine quando 335 prigionieri delle carceri romani scelti tra prigionieri politici, ebrei, prigionieri comuni furono uccisi per rappresaglia per l’attentato di Via Rasella in cui erano rimaste vittime 33 soldati tedeschi. Priebke era fuggito in Argentina dopo la Seconda guerra Mondiale raggiungendo l’Argentina dove viveva da stimato cittadino fino al 1994 quando fu individuato da una TV Statunitense che consentì la sua sua estradizione in Italia. Proprio nell’ambito del processo per le Fosse Ardeatine nel 1994 furono rinvenuti i fascicoli nell’archivio della Procura Generale Militare di Roma, il cosiddetto Armadio della Vergogna in cui si trovava anche il fascicolo su Sant’Anna di Stazzema.

‘Credo che la vicenda legata alla morte di Erich Priebke’, commenta Maurizio Verona, ‘ci imponga una riflessione non tanto sul fatto che muore un criminale efferato che ha avuto un ruolo di primo piano nell’eccidio delle Fosse Ardeatine, ma soprattutto sul suo testamento politico che di fatto non disconosce il suo passato di nazista fino a negare l’esistenza dei campi di concentramento. Vorrei che a questa riflessione, che come Comune di Stazzema, sede del Parco Nazionale della pace siamo tenuti a fare, vorrei partecipassero anche le scuole secondarie di primo e secondo livello di Stazzema, ma anche della Versilia e l’Associazione Nazionale dei Partigiani d’Italia che costituisce un presidio dei valori di libertà e democrazia. Ancora nel 2013 ancora dobbiamo avere a che fare con teorie negazioniste, allora è necessario coinvolgere le istituzioni, i giovani delle nostre scuole e associazioni come l’Anpi che difendono la memoria, in una riflessione unica per costruire l’antidoto alla diffusione di queste teorie che non hanno riscontro nella storia. Accolgo con favore la notizia che il Senato ha approvato una norma che punisce come un reato il negazionismo, ma bisogna vigilare e fare il massimo per spiegare cosa sia successo in quegli anni’.

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