VIAREGGIO. L’ondata di maltempo che da ieri sta attraversando la regione mette alla prova il sistema dei corsi d’acqua. Nel territorio gestito dal Consorzio di Bonifica Versilia Massaciuccoli (da Montignoso a Vecchiano) la pioggia caduta nella notte tra domenica e lunedì ha fatto registrare nuovi record, tanto che gli esperti hanno certificato che in alcune zone si tratta di eventi che si verificano ogni 50 anni. Le zone più colpite sono state in Alta Versilia (Cardoso, Terrinca, Pomezzana) e una pioggia eccezionale si è abbattuta a Fiumetto (Marina di Pietrasanta) dove il pluviometro del Consorzio ha registrato il dato eccezionale di 127,2 mm di acqua piovuta dalle 22 di domenica alle 12 di lunedì.

Il Consorzio di Bonifica Versilia Massaciuccoli, preparatosi all’allerta da domenica, ha dispiegato quasi tutte le forze in campo e agli operai, al lavoro da domenica e per tutta la notte, si sono aggiunti quasi tutti i tecnici (5 ingegneri e 5 geometri) quando alle 5,00 il Consorzio ha aperto ufficialmente la sala operativa per il coordinamento dell’emergenza.

Questi i dati e gli effetti analizzando com’è andata nel nostro comprensorio, zona per zona, partendo da Nord:

Montignoso, Forte dei Marmi: risponde bene la rete dei canali di bonifica, alleggeriti e preparati ad accogliere la pioggia con l’azione degli impianti idrovori Fossetto, Colatore e Ranocchiaio che hanno scaricato acqua al ritmo di 16.000 litri al secondo.
Il Fiume Versilia invece, che raccoglie l’acqua dalla collina, dove è piovuto in maniera significativa, è entrato in piena, superando alle 3,00 di notte a Ponte di tavole la prima soglia di allerta e sfiorando la seconda soglia alle 4,30. La piena è stata contenuta grazie all’entrata in funzione della cassa di esondazione del Lago di Porta, vicino al campo da golf, che ha permesso di alleggerire la portata del fiume.

Pietrasanta, Lido di Camaiore: Scendendo solo pochi chilometri verso sud, i dati di pioggia sono aumentati sensibilmente. In particolare l’evento più sostanzioso per la pianura è stato quello che ha investito Fiumetto (zona Versiliana) con 127,2 mm di acqua registrati dal pluviometro del Consorzio. Si sono registrati allagamenti a carico della rete fognaria, mentre tutto il sistema dei canali ha funzionato senza intoppi. Il consorzio ha potenziato d’urgenza l’impianto idrovoro Tonfano delle Bozza, in gestione al Comune di Pietrasanta, con una pompa idrovora mobile azionata dal trattore della portata di 500 litri al secondo.
Anche in questa zona tutti gli impianti erano in funzione da domenica scaricando gli invasi in modo da poter accogliere le piogge: Fiumetto, Teso, Quadrellara, Mandriato, Magazzeno per la portata complessiva di 35.900 litri al secondo.

E’ stato eseguito un intervento di pulizia straordinario a Pietrasanta, sul canale Orsucci (zona Istituto d’Arte), per rimuovere materiale portato dalla piena e ristabilire la normale portata del corso d’acqua.

Viareggio, Massarosa, area del Lago di Massaciuccoli: Qui le cose sono andate meglio. I canali sono andati in piena, ma sono sempre rimasti entro valori accettabili.
Anche qui tutti gli impianti erano accesi: Sinistra e Destra Sassaia, Poggio alle Viti a protezione di Viareggio, Piano di Conca e Piano di Mommio, Beatrice, Pioppogatto, Portovecchio e Quiesa per la parte di Montramito e Massarosa.

Alta Versilia e zone collinari: Molto critica la situazione per l’Alta Versilia, dove la pioggia ha raggiunto il picco. Solo a Cardoso sono caduti 226,6 mm d’acqua in 24 ore. Molti sono stati i danni per frane e smottamenti su strade e versanti. Hanno funzionato bene i corsi d’acqua, preparati e ripuliti con la manutenzione terminata i primi di settembre. E in particolar modo hanno funzionato bene le 12 briglie selettive e a pettine poste lungo i canali Cardoso, Capriola, Deglio, Picignana, e Giardino. Le opere che in gergo si chiamano briglie sono degli sbarramenti posti a cavallo dei torrenti che hanno il compito di trattenere il materiale che di solito viene portato a valle con la piena. Erano state pulite di recente e quindi in perfetto funzionamento. Saranno nuovamente svuotate quanto prima, per essere funzionanti in attesa di nuove piogge.

Vecchiano, Avane, Filettole, fiume Serchio:  40 millimetri d’acqua sono invece quelli caduti nella zona di Vecchiano. Sul posto due squadre di operai e tecnici sono intervenute sul fosso di Nodica e sul canale Bartalini, gli unici ad aver dato qualche disagio, allagando alcune strade. Il problema per fortuna è rientrato in meno di un’ora e al momento non si registrano danni.
Grazie all’attiva collaborazione fra Comune di Vecchiano e Consorzio, l’acqua che a un certo punto ha minacciato la zona industriale, con l’apertura delle cateratte ha cominciato a defluire regolarmente.
Disagi, ma nessun problema, da registrare nei centri abitati.

L’attenzione però si è presto spostata sul fiume Serchio che ha registrato una piena importante ingrossato dalle violente piogge cadute in Garfagnana. Alle 3,30 di domenica notte sono state chiuse le paratoie del nodo idraulico di Avane e Filettole, in modo che l’acqua del fiume, più alta delle frazioni, non rientrasse verso gli abitati. A quel punto i territori di Avane e Filettole sono stati drenati continuamente mettendo in funzione gli impianti idrovori.
La piena del Serchio è iniziata attorno alle 5,30, ma in due ore il fiume, carico di pioggia, ha raggiunto la prima soglia di allerta. Il colmo della piena è avvenuto alle 11,00 quando la portata ha raggiunto il massimo di 1.502 metri cubi al secondo.

Il Comune ha disposto l’allontanamento delle persone dalle case che si trovano dentro a tutta la golena del fiume e il Consorzio ha inviato 200 ballini di sabbia da collocare a protezione di quegli abitati, ballini che il Comune ha distribuito alle abitazioni di Migliarino, Nodica e Avane.
Il Serchio è tornato a fare paura, ma questa piena, benché importante è rimasta circa due metri sotto l’evento del dicembre 2009 e il fiume è sempre rimasto sempre dentro la golena.

“Come spesso succede anche questo evento ha colpito in modo differente su tutto il territorio – spiega il Commissario del Consorzio Fortunato Angelini – ma la macchina operativa del Consorzio ha risposto prontamente, potendo contare soprattutto su una preparazione e una manutenzione programmata ed eseguita nel tempo, che conferma come la prevenzione sia sempre da preferire.”

Tutto il personale resta reperibile per eventi futuri, in attesa del passaggio completo della perturbazione.

 

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