VIAREGGIO. Quarto appuntamento con DA UOMO A UOMO, la rubrica di Versiliatoday dedicata alla sessuologia, all’andrologia e all’urologia, curata dal dottor Luca Lunardini. Oggi ci parla della prostata,.

Prostata, questa sconosciuta. Croce e delizia di una “metà del cielo”

 

 

“Sono stato dal dottore. Ho la prostata!” Questo spesso racconta alla moglie, l’anziano signore di ritorno da una visita urologica. Intendendo il malcapitato, per “ho la prostata” una strana e misteriosa malattia che suona un po’ come una condanna. Una malattia, “la prostata” che verrebbe con la vecchiaia e che porterà dolore, operazioni, impotenza…

 

In realtà quello di cui il medico parlava era, ovviamente, una malattia DELLA prostata. Perché in effetti la prostata ce l’abbiamo proprio tutti, noi maschietti! E ci mancherebbe altro! E non sorridiamo troppo di quel che il vecchietto andava sussurrando alla consorte. Un sondaggio condotto alcuni anni fa in Gran Bretagna, ha evidenziato come quasi il 40% della popolazione intervistata non fosse stato in grado di spiegare cosa fosse e a cosa servisse la prostata.

La nostra tanto bistrattata amica prostata è solo un piccolo organo che il buon Dio ha dato a tutti i maschietti fin dal giorno della nascita, alla stregua dello stomaco, dl fegato o del cuore. Parliamo di una ghiandola sessuale maschile delle dimensioni di una castagna nel giovane adulto. Il cui sviluppo è in relazione all’età del soggetto, nel senso che ha un peso di pochi grammi alla nascita per poi raggiungere sotto l’azione dell’ormone maschile, il testosterone, quello di 20 grammi alla fine della pubertà. Per l’esattezza tra i 20 e 40 anni ha un peso tra i 14 e i 22 grammi, è spessa 25 mm, larga 4 cm e lunga 3.

Si trova sotto la vescica urinaria ed il retto (infatti per visitarla l’urologo deve fare la “sgradevole” visita rettale..) ed è attraversata dall’uretra che permette il passaggio dell’urina dalla vescica all’esterno.

 

immagini1Il ruolo primario della prostata è di produrre un liquido lattiginoso che partecipa alla costituzione dello sperma, e che al momento dell’eiaculazione si riversa nell’uretra per poi essere espulso con l’eiaculazione. Produce cioè la cosiddetta parte liquida dello sperma dove “galleggiano” e si nutrono gli spermatozoi, prodotti a loro volta dai testicoli.

 

La prostata può essere sede di malattie infiammatorie batteriche (prostatiti) o abatteriche (prostatosi); o di ingrossamento benigno (ipertrofia prostatica benigna, I.P.B. o adenomatosi prostatica); o, infine, di tumori maligni (adenocarcinoma prostatico).

 

La cosa buffa è che tali malattie si manifestano in genere dando problemi urinari, insomma problemi a far pipì. Eppure la prostata non ha nulla a che fare con la pipì perché, come già abbiamo detto, il suo compito è solo contribuire alla produzione dello sperma. Ma per la sua sede sotto alla vescica e intorno all’uretra, la prostata finisce per influenzare, e molto!, il modo di urinare. Questo è il motivo per cui ogni volta che insorgono disturbi o alterazioni nella minzione la prostata può essere chiamata in causa.

 

Ecco perché è importante l’esecuzione di una visita preventiva (così come le donne che si rivolgono, loro molto più attente di noi, al ginecologo per le visite annuali) dall’urologo per gli uomini oltre i 50 anni. In ogni caso affidandosi sopratutto al proprio medico di famiglia che saprà dare indicazioni in ogni singolo caso.

 

Ma come effettua la visita l’urologo? Una volta indirizzati all’urologo, la sua visita è molto semplice, consta di una anamnesi (raccolta dati) per valutare il problema. Di un controllo, nel caso ne siate in possesso, del PSA (antigene prostatico specifico), un esame del sangue che aiuta nel porre diagnosi sulle malattie prostatiche. E di una “fastidiosa” ma necessaria “esplorazione rettale” dove la prostata viene “palpata” per controllare la sua consistenza e le sue dimensioni. In base a questo lo specialista sarà in grado di avanzare una ipotesi diagnostica, di proporre, se necessario, ulteriori accertamenti (altri esami ematici, ecografie addominali e\o transrettali, biopsie ecc), di prescrivere farmaci e, se necessario, ipotizzare, interventi chirurgici.

prostata Ma di malattie, indagini e cure che riguardano la nostra ghiandolina torneremo a parlare in un altra delle nostre chiacchierate. Fin da ora, comunque, teniamo ben presente che le sue malattie sono tra quelle che meglio si studiano e si curano. Basta non far come gli.. struzzi.

 

E così ora sappiamo qualcosa di più della “mitica prostata”. Come già detto torneremo a parlare delle sue malattie e delle sue cure in altra occasione. Per ora accontentiamoci di averla un po’ smitizzata, di averla resa un po’ più nostra. Anche se, in fondo in fondo, un po’ misteriosa e sicuramente importante nella nostra vita è destinata a rimanere. Perché alla fin fine la prostata è un po’ come la tigre del famoso proverbio cinese: “ognuno di noi va a dormire” – recita il motto orientale – “con una tigre accanto. Non puoi sapere se questa al suo risveglio vorrà farti le coccole o dilaniarti la carne”. Certo, la antica saggezza di queste parole riguarda molto altro che non la sola nostra amica prostata, ma sebbene la coscienza non risieda attorno alla vescica, molto della nostra identità maschile finirà sempre per ruotare attorno a lei: la prostata.

 

 

Il DR. Luca lunardini è Medico-Chirurgo, Specialista Urologo con incarico di Alta Specializzazione in Andrologia, è dirigente medico presso la Unità Operativa di Urologia della A.S.L. 12 Versilia.

Membro della società italiana degli Urologi Ospedalieri e della Società Italana di Andrologia, ha fatto parte della Commissione Oncologica Nazionale del Ministero della Salute ed è stato Presidente della Sezione Provinciale di Lucca della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori.

Il Dr. Lunardini è contattabile per qualsivoglia approfondimento via email al seguente indirizzi:[email protected]

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