VIAREGGIO. “La notizia apparsa sulla stampa circa l’imminente trasferimento della Polizia Municipale nei locali dell’ex Tribunale di Viareggio mi ha sorpreso e non poco.” Lo scrive in una nota Massimiliano Baldini, capogruppo consiliare del Movimento dei Cittadini per Viareggio e Torre del Lago.
“Abbiamo celebrato un consiglio comunale il 1° agosto scorso che si è concluso con l’approvazione di un documento all’unanimità che dava incarico al sindaco di adoperarsi affinchè tutte le opportunità per salvare il nostro Tribunale fossero percorse in tutte le sedi competenti.
“Una volontà ed un’azione che è stata ribadita da parte di tutti – amministrazione comunale, consiglio dell’Ordine degli Avvocati, parlamentari – avanti una nutrita assemblea di avvocati, dipendenti e cittadini che si è svolta nel famoso ‘presidio’ del 14 settembre scorso proprio nell’aula penale del Tribunale di Viareggio.
“Malgrado le notevoli difficoltà, almeno al momento, che sottendono al possibile ritorno degli Uffici Giudiziari in città e le ragionevoli preoccupazioni del sindaco circa il taglio della spesa pubblica, mi pare tuttavia che si stia abbandonando la battaglia davvero troppo presto ‘lanciando la spugna’ quando, solo un mese fa, si è promesso ai viareggini il massimo impegno per provare a riprenderci il nostro storico Tribunale.
“Peraltro, visto il coinvolgimento pubblico che è stato mosso sul tema e che ha impegnato il dibattito cittadino almeno da due anni a questa parte con raccolte di firme, interventi autorevoli, assemblee pubbliche e consigli comunali sul tema, mi pare che ogni decisione debba ricomprendere la medesima collegialità e non certo essere lasciata ad un laconico comunicato stampa.
“Mi auguro quindi che l’amministrazione comunale valuti con la massima prudenza ogni possibile decisione che dovesse pregiudicare anticipatamente i diritti della città a riavere il suo tribunale, senza pericolose fughe in avanti e, ad ogni modo, rendendo partecipi tutti coloro che si sono impegnati in questa grande battaglia di ‘dignità cittadina’, a cominciare da quello stesso consiglio comunale al quale si è chiesto di pronuciarsi solo tre mesi fa e che, in tale occasione, espresse una chiarissima volontà unanime.”