VERSILIA. “Come ogni anno in questo periodo nei terreni vicini al lago del comune di Massarosa si innesca il fenomeno dell’autocombustione della torba con emissione di fumi che provocano mal di testa, irritazione, senso di soffocamento”.

Lo scrive Rossella Martina, consigliera comunale del movimento Viareggio tornerà bellissima.

“ Quello dell’autocombustione della torba è un fenomeno ormai conosciuto che può essere innescato da fuochi di superficie oppure anche attivarsi perché il terreno è molto secco e gli strati sotterranei di torba producono un processo chimico-fisico-biologico che viene detto autocombustione. Non è però una combustione completa con fiamme bensì una esalazione di gas e sostanze che si si volatilizzano. Purtroppo è ormai accertato che l’autocombustione della torba (un fenomeno che riguarda diversi territori in Toscana, in Italia, in Irlanda, in Scozia, in Usa ecc ecc) produce anche sostanze nocive alla salute. Tra queste la diossina e il PM10 ovvero le famose polveri sottili come dicono anche le analisi condotte in località a noi vicine, ad esempio nei comuni di Altopascio, Porcari e Castelfranco.

Non vogliamo fare dell’allarmismo. Può darsi che le quantità prodotte siano al di sotto della soglia di allarme, ma vogliamo saperlo con certezza. Per questo chiediamo che l’Arpat, la Asl o qualche istituto di analisi specializzato (ne esistono anche a Pisa) siano incaricati di fare queste analisi. Il costo è tra l’altro di un migliaio di euro. Non credo che per mille euro un’amministrazione voglia rischiare la salute dei cittadini. E lo deve fare il comune di Viareggio perché i fumi provenienti dalla zona della torba vengono spinti tutti verso Viareggio. E’ una questione di microclima che, tra l’altro, dal tramonto all’alba, per questione di escursione termica, produce una vera e propria cappa che si stende sui quartieri del Varignano, Bicchio, ex Campo d’Aviazione e fino alla Darsena.

La gente continua a protestare, il comune di Massarosa deve chiedere ai proprietari dei terreni di allagarli per estinguere l’autocombustione ma il processo è troppo lento tanto che sono ormai alcune settimane che veniamo ammorbati dal cattivo odore ma ancora non tutti i terreni interessati sono stati allagati. La questione viene con troppa faciloneria liquidata come un processo ‘naturale’ e quindi non nocivo. Nulla di più sciocco e irresponsabile. Proprio in questi giorni abbiamo avuto l’occasione di intervistare il premio Nobel Mario José Molina, quello che ha scoperto il buco dell’ozono, e gli abbiamo chiesto un parere anche sull’autocombustione della torba, raccontandogli quanto sta succedendo a Viareggio. Molina ha detto che pur non avendo fatto studi specifici sulla torba, non ha dubbi che le analisi debbano essere fatte e subito! Perché il fatto che la torba sia ‘naturale’ non ci garantisce affatto che non siano dannosi i suoi fumi, basta pensare al carbone o al petrolio, che sono sostanze naturali ma certo non innocue! Molina ha detto: Chiedete ai vostri amministratori di accertarsi subito delle quantità di gas nocivi, servono analisi accurate a garanzia della salute dei cittadini”.

(Visitato 233 volte, 1 visite oggi)
TAG:
analisi diossina fumi di torba molina premio nobel rossella martina

ultimo aggiornamento: 31-10-2013


Betti: “La battaglia per il Tribunale è persa, meglio trasferire gli uffici e risparmiare”

“Solidarietà a Laura Servetti”. Parte la raccolta firme contro l’intimidazione all’assessore