VIAREGGIO. Porta con un sé una ventata d’entusiasmo. Un’aria nuova, diversa. Che fa respirare un ambiente saturo, reso meno gradevole dalle zero vittorie stagionali. Ha idee chiare dentro e fuori dal campo. Cristiano Lucarelli ha accettato la sfida di allenare il Viareggio “con la speranza di riuscire a vincerla”. Si è rimesso in gioco due mesi dopo la fine dell’esperienza amara di Perugia, con l’esonero arrivato ancor prima che cominciasse il campionato. Vuole dimostrare il suo valore. E pretende lo stesso dal gruppo che ha incontrato oggi per la prima volta: “Questo per me ed i miei calciatori può essere un gran punto di partenza. Spero di dare ai dirigenti ciò che si aspettano da me. Ho trovato spirito di sacrificio, necessario per il tipo di campionato che intendiamo fare”.

Tra tre giorni, il primo esame. Durissimo. La trasferta di Lecce, però, non spaventa Lucarelli: “Non ho molto tempo a disposizione per prepararla – ammette – proprio per questo non ci saranno particolari stravolgimenti. Ovviamente qualcosa di mio ci metterò e si vedrà da subito, con la speranza di disputare una buona partita e di tornare a casa con un risultato positivo”.

Attributi e qualità. Un mix che secondo Lucarelli non è così impossibile da raggiungere. Ovviamente, però, servirà tanto lavoro: “Voglio una squadra cattiva, sportivamente parlando. Allo stesso tempo, però, pretendo che i ragazzi giochino a calcio e che trovino un’identità precisa. In un’annata dove non ci sono retrocessioni, è inammissibile che ci sia paura quando si ha il pallone tra i piedi. Contro il Prato ho avvertito questo. Ovviamente pretenderò un comportamento esemplare e professionale da parte di tutti, sia negli allenamenti, sia nell’avvicinamento alle partite. Dai più esperti logicamente pretenderò maggiori responsabilità”.

Lucarelli sbarca in una piazza dove sicuramente le pressioni sono minori rispetto a Livorno, tanto per citarne una dove l’ex attaccante ha lasciato davvero il segno. Non per questo, però, dovrà mancare l’attaccamento alla maglia: “Gli sportivi di Viareggio di sicuro non si divertono a vedere la squadra non vincere. Pretendo che la squadra lotti sino in fondo: ci metterò temperamento e schiettezza. Ritengo che siano motivi sufficienti per farmi seguire dai ragazzi”.

Ma cosa cambierà tatticamente con Lucarelli in panchina? “Di sicuro giocheremo a quattro in difesa – analizza – e cercheremo di far coesistere i bravi giocatori, mettendoli nelle condizioni di esprimersi al meglio. Ogni squadra è come un palazzo: ha architetti, geometri, manovalanza. Sappiamo che ci sono giocatori che hanno certe caratteristiche, proveremo a metterle insieme per fare qualcosa di buono”.

Belle parole, infine, per la società bianconera: “Ho avuto sensazione di essere arrivato in un ambiente familiare che mi ha fatto accettare scommessa non facile, ma che cercherò di vincere”.

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ultimo aggiornamento: 31-10-2013


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La presentazione di Cristiano Lucarelli (il video)