VIAREGGIO. Lo sberleffo verso i politici italiani non trova dimora al Carnevale di Viareggio. Quantomeno, non tra i carri grandi. Il potere di Internet, l’impossibilità di pianificare il proprio futuro, l’Italia affossata dalla crisi, la musica come messaggera di pace e fratellanza: eccoli, i temi salienti della prima categoria. Scendendo, invece, tra le mascherate è la satira politica a primeggiare.

Tra sogni e paure. Si è sempre detto che il mondo di Burlamacco sia come un termometro che misura le sensazioni e gli umori degli italiani. Ebbene, nulla di più vero per la prima categoria: i bozzetti dei grandi maghi della cartapesta sono dominati da colori freddi e cupi, nella maggior parte dei casi sono sinistri e inquietanti, quasi riflettessero il pessimismo della società attuale alle prese con la crisi. C’è il mondo dell’onirico, con Malfatti che auspica la realizzazione di sogni da acchiappare con l’omonimo amuleto e con la coppia Politi-Borri che denuncia i sogni strappati ai giovani di oggi.

Web e letteratura. La stessa presentazione dei bozzetti al “Principino”, con tanto di foto in diretta su Facebook e Twitter testimonia come Internet sia diventata una componente sempre più irrinunciabile nella nostra vita quotidiana. Ma, come tutte le innovazioni, anche la rete per antonomasia nascone i suoi lati oscuri: le costruzioni di Avanzini e Galli ci ricordano che anche il web manipola le nostre anime. Dal digitale al cartaceo, da Internet alla letteratura: nelle maschere isolate citazioni per “La fattoria degli animali” di Orwell e l’eterno “Il piccolo principe” di Saint-Exupéry.

Roberto De Leo "Il signor G - omaggio a Giorgio Gaber"
Roberto De Leo “Il signor G – omaggio a Giorgio Gaber”

Musica maestro. Non è certo la prima volta che i carristi viareggini decidono di rappresentare cantanti. Raramente, però, si è scelta una rockstar come veicolo di un messaggio. Così sarà con un John Lennon emblema di una rivoluzione nel segno dell’amore e della pace e un Freddie Mercury paladino degli emarginati in nome di presunte diversità. Tra le mascherate di gruppo si segnalano l’omaggio a Giorgio Gaber, uno che a Viareggio era di casa, e tra le isolate un’opera dedicata al grande soprano greco Maria Callas.

Menomale che Silvio c’è… Da almeno un paio di anni le cronache politiche confondono le idee ai maghi della cartapesta: troppo azzardato irridere un Governo che potrebbe cadere da un momento all’altro o un politico che rischia di eclissarsi.

E così il vero protagonista rimane ancora l’ex primo ministro Silvio Berlusconi: i fratelli Bonetti lo raffigurano tra i politici che faranno affondare l’Italia come la mitologica Atlantide, Gionata Francesconi gli fa indossare il fez di Mussolini, l’elegante divisa di Napoleone e i baffetti di Hitler, Emilio Cinquini come un cavaliere celtico immortale.

assad bertozzi carnevale 2014Prima volta per la Kyenge.
Tra i politici imperversano soprattutto il premier Letta, Alfano, Renzi, Grillo, Napolitano, e ancora Brunetta, Santanchè, Vendola mentre sul carro di Jacopo Allegrucci debutta il ministro dell’integrazione Cécile Kyenge e vengono rispolverati addirittura Bertinotti, Bossi e Pannella. Luciano Tomei immagina i vari D’Alema, Prodi, Di Pietro, La Russa, Veltroni e Bersani “persi tra le nuvole”.

Quanto agli stranieri, resistono – seppur con un ruolo marginale – Merkel, Obama e Putin e il presidente siriano Bashar al-Assad fa il suo esordio al Carnevale nella mascherata di Luca Bertozzi.

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