VIAREGGIO. “Mentre da altre parti si cerca, attraverso incontri e discussioni, di trovare una dialettica costruttiva tra imprese e pubblica amministrazione, a Viareggio vale forse la regola “del silenzio”, a danno di aziende e cittadini, su cui presto si abbatteranno i salassi dell’IMU e della TARES”. Lo scrive Ascom Viareggio. “Pare infatti, e lo scopriamo solo sfogliando l’archivio comunale, che lo scorso 7 giugno, il Commissario abbia lasciato “in dote” alla città, 5 giorni prima della sua partenza, le nuove aliquote della TARES”.

“Un bel “regalo” alla nuova amministrazione, già eletta in quei giorni ma non ancora insediata: il silenzio assordante della Giunta Betti non è però più tollerabile, e non si dica che la colpa degli aumenti attesi è solo di Roma. Mentre sulle ortofrutta “pioveranno” bollettini 4‐5 volte superiori al passato, banchi e negozi, bar, ristoranti e attività affini, sono attesi da rincari a doppia cifra: tutte le piccole e piccolissime imprese del nostro tessuto commerciale e turistico non potranno reggere al nuovo “assalto” delle voraci casse pubbliche, che per finanziare le proprie inefficienze colpiscono sempre, e sempre più duramente, lì dove invece si dovrebbe fare di tutto per favorire la ripresa, l’indotto, l’occupazione”.

“Abbiamo parlato con l’Assessore al bilancio, un mese fa, inviandogli l’ennesimo documento su tasse troppo elevate e regolamenti troppo penalizzanti, anche al limite della legittimità. Risposte? nessuna. Sindaco, Assessori, è finito il tempo della speranza e del “fioretto”, la protesta sta montando e pretendiamo di conoscere e discutere tutti i dati in tempo utile. Non si può essere responsabili di qualcosa che non si conosce, né giustificare la politica del continuo rimando. Il Sindaco convochi immediatamente il tavolo di discussione della TARES e delle altre tasse e imposte locali: vogliamo conoscere le strategie future, prima delle politiche quotidiane. Vogliamo discutere prima dei costi, quanti sono e come ridurli, poi delle entrate tributarie, la loro diminuzione e ripartizione tra le diverse realtà cittadine. Se invece il Sindaco continuerà a preferire il silenzio, trovi altre forme di finanziamento della macchina comunale che non siano le solite “bordate” all’economia della città”.

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