VIAREGGIO. Inizia mercoledì al Polo Fieristico di Lucca la prima udienza del processo della strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009. I familiari delle vittime stamani hanno organizzato una conferenza stampa per ricordare questo appuntamento che attendevano da anni.
L’associazione Il Mondo che vorrei e Assemblea 29 giugno hanno chiesto ai viareggini, ma non solo, di continuare ad essere vicini a loro in questo inizio difficile, pieno di difficiltà. “La politica ha già assolto Mauro Moretti, confermandolo ancora amministratore delegato delle Ferrovie – dice Daniela Rombi”, mamma di una delle vittime e presidente dell’associazione Il Mondo che vorrei.
“Moretti è tra gli indagati: anche se non l’hanno sollevato dall’incarico, come avevamo chiesto, potevano almeno non confermarlo alla guida delle ferrovie dopo quello che è accaduto a Viareggio quella notte maledetta.
“Sappiamo che il processo sarà difficile, in quanto ci troviamo di fronte un’azienda statale sul banco degli imputati, però saremo vigili affinchè tutto sia fatta nelle regole e con noi ci saranno altri rappresentanti di Comitati di luoghi dove sono avvenute altre tragedie.
“Siamo pronti ad un cammino lungo: ci aspettiamo tante udienze, con una media di almeno tre al mese. Le Ferrovie investono poco sulla sicurezza e non a caso i pericoli sono sempre presenti, vedi la disgrazia che è costata la vita ad altre persone con il passaggio a livello rimasto aperto l’altro giorno con il transito del treno”.
Riccardo Antonini, il ferrovierie licenziato si è detto indignato per la querela che il presidente della Misericordia di Viareggio Roberto Monciatti ha annunciato nei confronti di Daniela Rombi. “Daniela ha chiesto nel corso della trasmissione di Report su Rai Tre – dice Antonini – spiegazioni di dove siano finiti i soldi raccolti dalla Misercordia e destinati per la strage di Viareggio di cui non tutto è chiaro, la risposta vergognosa di Monciatti è stata la querela”.
