VIAREGGIO. “Caro Enrico, mi permetto di dirti che non approvo tale scelta e ti chiedo, a nome di tutta la città di Viareggio, di ripensare tale decisione”. Con queste parole il Sindaco di Viareggio, Leonardo Betti, chiede in una lettera inviata poche ore fa al Presidente del Consiglio dei Ministri, Enrico Letta, di rivedere la decisione annunciata stamani dall’avvocato Gianni Cortigiani, in rappresentanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri dell’Ambiente e degli Interni, di non costituirsi parte civile nel processo della strage di Viareggio, la cui prima udienza dibattimentale si è tenuta stamani a Lucca: sarebbero infatti in fase avanzate trattative per il risarcimento  – definito come “sostanzioso”- tra lo Stato e le assicurazioni delle Ferrovie dello Stato e della società proprietaria del convoglio che deragliò.

Ecco il testo integrale della lettera:

“Caro Enrico,

stamani ero a Lucca alla prima udienza dibattimentale del processo per la strage di Viareggio, accanto ai familiari delle trentadue vittime di quella terribile notte che ha sconvolto la nostra città.

Con una certa sorpresa, abbiamo appreso dall’avvocato di Stato Gianni Cortigiani, in rappresentanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed i Ministeri dell’Ambiente e degli Interni, che sono in fase avanzata trattative per il risarcimento  – definito come “sostanzioso”- tra lo Stato e le assicurazioni delle Ferrovie dello Stato e della società proprietaria del convoglio che deragliò: lo stesso avvocato ha quindi annunciato che l’Istituzione da te guidata non si costituirà parte civile.

Mi permetto di dirti che non approvo tale scelta e ti chiedo, a nome di tutta la città di Viareggio, di ripensare tale decisione.

Oggi non si è aperto un processo che dovrà soltanto definire un eventuale risarcimento economico: si parla di trentadue vittime, di bambini morti in quel terribile incendio, di una città devastata. Si parla di Giustizia, che andrà declinata in una sentenza che ci auguriamo possa definire chiaramente le responsabilità penali di chi ha anteposto il profitto alla sicurezza e di chi non ha vigilato.

Lo Stato, nell’ennesima strage che ha colpito il nostro Paese, non deve ancora una volta essere vissuto dai familiari e dai parenti delle vittime come un nemico che si accontenta di ‘sostanziosi risarcimenti”: lo Stato deve essere accanto a loro, come sommessamente ha fatto l’Istituzione che guido da pochi mesi, per pretendere Giustizia”.

 

 

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Processo strage Viareggio. “Servono regole internazionali sulla sicurezza”