VIAREGGIO.  Le accuse alle Ferrovie dello Stato e al loro ad Mauro Moretti sono frutto di “tesi mediatiche, tese a dare un senso a questa dolorosa vicenda”. Lo ha detto il difensore di Moretti, l’avvocato Armando D’Apote al termine della prima udienza del processo per la strage di Viareggio. Per il legale “non c’è nessun dovere che doveva essere adempiuto da Moretti e che non è stato adempiuto. Niente gli è addebitabile.

Cosa ci sta a fare qua?”. Il legale ha poi definito “ridicoli” gli eventuali accostamenti a casi come quello della Thyssenkrupp o a stragi del passato rimaste impunite.  “Non c’è un solo ferroviere italiano – ha aggiunto – che debba sentirsi responsabile di quanto accaduto”, ha poi aggiunto ricordando che il treno deragliò per la rottura di un asse che non era stato né costruito né revisionato in Italia. Il legale ha poi spiegato che Moretti parteciperà al processo, ma che non sarà presente alle prime udienze perché sono dedicate a questioni strettamente tecniche.

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