VIAREGGIO. L’immagine delle saracinesche abbassate, purtroppo sempre più frequente lungo le vie di ogni città, è il simbolo visibile di una crisi che costringe tanti imprenditori a gettare la spugna.

“Il momento è senz’altro di difficoltà e addolora vedere tanti colleghi alzare bandiera bianca – afferma Piero Bertolani, membro del nuovo consiglio direttivo di Confcommercio Viareggio – ma ci sono misure che potrebbero comunque dare ossigeno al commercio cittadino”.

“Parlo ad esempio di un nuovo piano della sosta che favorisca la rotazione, come è stato fatto per la Passeggiata con esiti soddisfacenti: operatori e lavoratori si sono abituati ad andare a lavoro con mezzi diversi rispetto all’automobile a tutto vantaggio degli utenti delle attività. Non vedo perché un’operazione simile non possa essere estesa anche alle altre zone della città: sosta breve ed aumento della rotazione sono chiavi importanti per far respirare il commercio”.

“Vedere tanti negozi chiusi è un danno all’immagine della città ma è anche un danno economico, perché si perdono posti di lavoro, si riduce l’offerta con conseguente perdita di competitività rispetto alle cittàvicine. Per questo un piano del traffico moderno ed adeguato che favorisca i visitatori è assolutamente prioritario, chi viene a Viareggio non può perdere troppo tempo per cercare parcheggio con in più il fastidio di doverlo pagare prima”.

“Una molla importantissima possono anche essere gli eventi, a condizione che siano di qualità ed adeguati alle varie zone della città che li ospita. Siamo pronti a metterci al tavolo con l’amministrazione per studiare opportunità favorevoli che attraggano target diversi di turisti. Puntare sulla qualità, a partire dai prossimi eventi collaterali al Carnevale, per i quali, come successo per le vetrine in occasione di EuropaCinema, possono dare una grande mano. Inoltre un settore da sviluppare può essere quello del turismo sportivo: le varie manifestazioni già esistenti richiamano migliaia di persone in periodi dell’anno lontani dalla classica stagione balneare”.

“Riprendere a considerare Viareggio come città commerciale che vive 12 mesi l’anno: questo è un input da cui partire, per tutelare gli imprenditori che lavorano giorno per giorno e che subiscono minacce sempre attuali, come l’abusivismo commerciale (che abbiamo denunciato con la giornata di mobilitazione dell’11 novembre scorso), e nuove come il fenomeno dei temporary store, da tenere sotto controllo perché rischia di sfuggire di mano e causare altrettanti danni”.

“Viareggio ha le potenzialità per riprendersi, a condizione che amministrazione ed imprenditoria lavorino con profitto e che all’interno degli stessi commercianti ci sia unione e collaborazione per far valere con forza le loro istanze”.

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ultimo aggiornamento: 21-11-2013


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