VIAREGGIO. Approccio timoroso più errori difensivi da cerchiare col pennarello rosso. Una combinazione letale, che da sola basta per delineare i connotati del tonfo casalingo del Viareggio. Il Perugia senza strafare porta via tre punti che – complici i risultati dagli altri campi – valgono il comando solitario, anche se Camplone a fine gara dirà che “l’importante è arrivare primi a fine campionato”. Certo che avere in squadra uno come Fabinho rende tutto più facile.

Che svarioni. Il Viareggio rischia di capitolare già dopo appena due minuti: per sua fortuna, però, Insigne e Moscati sparano addosso a Gazzoli. Sono i primi inequivocabili segnali di una partita che si fa in salita al minuto 19′, quando Fabinho si fa oltre trenta metri palla al piede, servendo su un piatto d’argento ad Eusepi la palla del meritato vantaggio. Errori palesi, fin troppo banali quelli della retroguardia bianconera, che non è attenta e concentrata come contro Ascoli e Barletta, dove la porta di Gazzoli era rimasta inviolata.

Furia Fabinho. Lucarelli lo sapeva bene: per fare risultato contro il Perugia, era necessario fermare Fabinho. Ci ha provato francobollandogli Peverelli. La buona volontà da parte dell’esterno zebrato c’è stata, ma nel concreto la mossa del tecnico non si è rivelata azzeccata, un po’ perché il fiato è venuto a mancare, un po’ perché il talento umbro svariava di continuo, senza dare mai punti di riferimento. Ed è stato proprio lui a punire per la seconda volta Gazzoli al 38′, in un’azione fotocopia a quella dell’1-0. Stavolta i panni dell’assist-man li ha vestiti Nicco, approfittando delle praterie concesse dal Viareggio, riversatosi in avanti per provare a sfruttare una punizione a favore.

Assalto fallito. All’intervallo Lucarelli ha rivoluzionato la squadra, facendo fuori Falasco e Della Latta e dando spazio a Rosafio e Romeo. Viareggio a trazione anteriore e decisamente più grintoso rispetto al primo tempo. Qualche occasione le zebre la creano, ma senza mai far soffrire all’eccesso un Perugia che rimane accorto e ben schierato anche dopo l’espulsione di Comotto.

C’è da lavorare. Un passo indietro, quello del Viareggio. Ci si attendeva qualche conferma dopo la vittoria di Barletta. Ed invece è maturata una sconfitta su cui riflettere. Lucarelli vorrebbe una squadra coraggiosa e propositiva. Stavolta è rimasto deluso.

VIAREGGIO-PERUGIA 0-2

VIAREGGIO (4-3-3): Gazzoli; Celiento, Lamorte, Conson, Falasco (1′ st Romeo); Galassi, Gemignani (15′ st Pizza), Della Latta (1′ st Rosafio); Peverelli, Vannucchi, De Vena. (Furlan, Mancini, Gerevini, Fabiani). All. Lucarelli.

PERUGIA (4-3-3): Koprivec; Conti, Massoni, Scognamiglio, Comotto; Moscati, Filipe, Nicco (39′ st Vitofrancesco); Insigne (15′ st Sprocati), Eusepi, Fabinho (47′ st Mazzeo). (Stillo, Daffara, Sini, Mungo). All. Camplone.

Arbitro: Di Martino di Teramo.

Reti: 19′ pt Eusepi, 38′ pt Fabinho.

Note: Espulso Comotto (Perugia) al 19′ st. Ammoniti Falasco, Gazzoli (Viareggio), Massoni (Perugia). Angoli 5-7. Recupero 0′ pt, 4′ st.

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ultimo aggiornamento: 01-12-2013


Viareggio-Perugia 0-2: zebre punite da Eusepi e Fabinho

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