VIAREGGIO. “Non si capisce perché il signor Daniele Rivieri ci tenga tanto a mettere una ciabattina in Alleanza Nazionale, che ancora deve venire, quando Storace non c’è mai entrato e il signor Rivieri uscì con forti contestazioni. Se si legge lo statuto della Fondazione è chiaro che An può ripartire solo da lì, dato che è proprietaria sia del simbolo che dei fondi: nella Fondazione, se non sei presentato e accettato dalla commissione, non si entra.” Così Eugenio Vassalle, candidato a sindaco di W l’Italia alle elezioni amministrative di Viareggio dello scorso giugno, ribatte alle accuse dell’esponente de La Destra.
“La polemica non esiste perché noi di An ci siamo trovati fusi nel Pdl, contestando la scelta, ma la fiducia che allora avemmo nella direzione nazionale che ci garanti l’autonomia della nostra corrente all’interno del Pdl col tempo venne meno e noi si diventò la vera opposizione al’internano di quel carrozzane.
“Per quanto riguarda la verginità di cui parla, se andiamo agli incarichi e andiamo a vedere nella Publiservizi di Camaiore per ben due mandati Rivieri è stato revisore, e non a gratis, oggi ricoperto dal nipote: sarà una dinastia baroniana, saranno accordi elettorali, chissà.
“Ma comunque non voglio andare oltre di queste polemiche che alla gente interessano poco o niente in questo momento di grande difficoltà: io lo so perché l’unico incarico che ho è quello – gratuito – di Protezione Civile nell’ambito del volontariato e vivo da sempre nel mondo reale ,e le polemiche di questo tipo sono le solite giocherie per cercare potere all’interno di un partito che può rinascere solo da dove l’hanno congelato.
“Ad ogni modo, sabato 14 dicembre noi saremo a Roma: se Rivieri ci sarà, con il pass d’invito, vorrà dire che è uno sicuramente di noi An, altrimenti desista e abbia la pazienza di aspettare. Quando torniamo sarà aggiornato sulle decisioni prese in quella sede.”
