VIAREGGIO. Alcune riflessioni a seguito delle dimissioni dell’assessore al sociale Roberto Rossetti dal suo partito, Rifondazione Comunista, e la conseguente offerta al sindaco di lasciare anche l’incarico di assessore: a farle è Rossella Martina, capogruppo consiliare della lista civica ‘Viareggio tornerà bellissima’.
“Rossetti, come si sa, rappresenta la ‘quota’ della Federazione della Sinistra nella giunta Betti e in base agli accordi elettorali quindi Rossetti dovrebbe essere sostituito da un altro rappresentante della Federazione stessa. Resta il fatto che Rossetti sta facendo un buon lavoro al sociale, sta prendendo in carico i numerosi problemi e sull’emergenza casa ha fatto di recente in consiglio comunale una relazione molto apprezzata dalla maggioranza e anche da una parte della minoranza, per la lucidità, il coraggio, l’onestà di prospettare le cose come stanno e le non facili soluzioni.
“Può permettersi la giunta Betti di perdere un pezzo così importante, un membro che si sta dedicando con grande passione e senso di responsabilità al problema dei problemi, ovvero il sociale? Può permettersi la giunta Betti di azzerare il lavoro fatto e ricominciare tutto da capo in un settore esplosivo, come è quello del sociale, che vuol dire, poveri, senza casa, disoccupati, anziani, malati? E con chi verrebbe sostituito poi Rossetti?
“Noi, ma anche tanti altri in Comune, pensiamo che la cosa più saggia per la città sarebbe quella di lasciare che Rossetti prosegua nel suo lavoro anche se non fa più parte di Rifondazione. La cosa più saggia, insomma, sarebbe lasciar perdere gli obsoleti bilancini della vecchia politica e privilegiare la soluzione dei problemi della miseria e della mancanza di tutto sperimentata da tanti dei nostri concittadini.
“Ma a quanto si sente dire in Comune il sindaco non se la sente di confermare Rossetti e quindi si sta pensando a un rimpasto di giunta che veda all’assessorato al sociale l’arrivo di un altro membro di Rifondazione o comunque della Federazione della Sinistra.
“E allora una cosa è certa: se si penserà solo agli equilibri politici invece che al bene di Viareggio, la giunta ne uscirà ulteriormente e inesorabilmente indebolita.”
