MASSAROSA. “In relazione ai recenti interventi sulla stampa di alcune amministrazioni della Versilia riguardo alle questioni relative ai contenziosi per il trattamento e smaltimento dei rifiuti leggo con sdegno e indignazione le uscite estemporanee che niente hanno a che fare con la chiarezza e la razionalità che la gravità della situazione impone”. Lo scrive Franco Mungai, sindaco di Massarosa.

“Oltre a questo la superficialità delle precedenti amministrazioni che si sono avvicendate tra la fine degli anni novanta ed il primo decennio del duemila, mostrata nell’affrontare le problematiche legate alla gestione degli impianti dei rifiuti, la mancanza di sane strategie ed il malsano vizio di scaricare sui successori, a forza di continui rinvii anche giudiziari, ogni questione, oggi vede i comuni della Versilia, ed in particolare ed in prima istanza Massarosa e Pietrasanta, come li ha visti in questi ultimi anni, costretti a fare i conti, nel vero senso della parola, anche per gli altri comuni della Versilia, con la conclusione di quasi tutti i contenziosi per svariati e svariati milioni di euro. Credo che in certi momenti, delicati come questo, il buon senso e la ragionevolezza dovrebbero prevalere sull’avventatezza di scelte o dichiarazioni al limite dell’improvvisazione”.

“Neanche io mi sarei mai immaginato di dover affrontare situazioni simili, gravi e delicate da ogni punto di vista; dopo tre mesi dal mio insediamento di vedermi recapitare una sentenza per vecchi contenziosi per gli espropri non definiti di Pioppogatto che condannava anche Massarosa a pagare 2 milioni e 800 mila euro e successivamente il lodo che condanna Massarosa e Pietrasanta a pagare per le riserve circa 10 milioni di euro oltre interessi e rivalutazione, etc., etc.. Ciò nonostante e nonostante sapessi che gli errori provenivano dal passato, per il principio della continuità amministrativa mi sono fatto carico dei problemi ed ho cercato di risolverli, senza lagnarmi, obbligato ad impiegare risorse non solo economiche ma anche energie, mie e delle persone che mi sono state sempre a fianco, sapendo che questa problematica era ed è la più grossa, complessa e delicata problematica che la Versilia si trova e si troverà, ahinoi ad affrontare nei prossimi anni. Poi verrà anche il momento in cui i responsabili saranno chiamati a rispondere dei propri errori”.

“Credo che sia ora di dire basta ai giochini – aggiunge Franco Mungai – alle dichiarazioni estemporanee, ai comunicati stampa che non fanno altro che creare tensione tra amministrazioni senza risolvere i problemi di cui tutti noi ci dobbiamo far carico. Troppo facile sarebbe anche per me lanciare “dichiarazioni di guerra” alle altre amministrazioni, non soltanto a mezzo stampa ma anche e soprattutto mediante risolutivi e certamente più efficaci atti giudiziari. Vorrei non arrivare a tanto, ma se costretto non mi tirerò indietro per salvaguardare, come sempre fatto, l’interesse primario dei cittadini del mio Comune. Le onde emotive le lascio agli altri, per cui continuerò con la massima serietà a creare le condizioni, all’interno del Consorzio Ambiente Versilia (nato per subentrare a Massarosa e Pietrasanta, in tutti i rapporti attivi e passivi con il gestore), affinché le soluzioni si trovino congiuntamente all’interno dello stesso”.

“Tutti i comuni della Versilia, nessuno escluso, non devono sottrarsi, dai loro impegni formali e sostanziali per la risoluzione di questa triste vicenda. Ovviamente, in parallelo, è necessario stringere sulle soluzioni a breve e medio termine, sul futuro degli impianti, continuando a far pressioni su Regione ed ATO a cui siamo legati dal punto di vista normativo, affinché, anche economicamente, ci consentano di far fronte alle condanne da noi tutti subite e di dare il via ai nostri progetti di valorizzazione dell’impianto di Pioppogatto, con il progetto c.d. Favoino e altri che già sono stati elaborati sia da ERSU che da SEA per la raccolta differenziata sul modello “ricicleria”, per riuscire a razionalizzare i costi dei servizi a tutto vantaggio delle comunità che amministriamo. Anche su quest’ultimo aspetto chiedo di nuovo agli altri comuni di evitare gli “interessi di bottega” e di non perdere più tempo. Non dobbiamo fare solo i “curatori” dei fallimenti passati, ma percorrere tutte le strade possibili per dare alla Versilia intera un futuro, anche per quanto riguarda la gestione dei rifiuti”.

“Ciò detto, però, Massarosa e Pietrasanta non possono da sole far fronte a tutto il “passato” e nessuno può pensare di sottrarsi dalle proprie responsabilità assunte con la nascita del Consorzio Ambiente Versilia. Questo sia chiaro.

Sulle spese pregresse già sostenute, in particolare sempre da Massarosa e Pietrasanta, abbiamo chiesto mesi fa l’avvio di un tavolo tecnico tra i comuni della Versilia e a giorni saremo in grado di sapere, partendo dall’inizio di questa annosa vicenda, chi ha pagato e quanto, chi deve pagare e chi ancora deve pagare chi ha pagato. Poi si dovrà procedere al rientro economico. Massarosa ha dato e dato molto in questi anni solo per il fatto di avere sul proprio territorio uno dei due impianti versiliesi di cui tutti i comuni sono proprietari e di cui tutti i comuni si sono serviti e si servono”.

“Sarebbe troppo comodo non riconoscere a Massarosa anche in futuro un ristoro ambientale per avere la “sfortuna” di ospitare sul proprio territorio l’impianto di Pioppogatto, praticamente l’unico della provincia ad uso e consumo di diverse comunità, per accedere al quale, tra l’altro la nostra amministrazione ha investito molte risorse. Ricordo, quando si parla di royalties a Massarosa, che noi per riscuoterne una parte abbiamo dovuto nel 2010 raggiungere una transazione con Veolia, altrimenti non le avremmo mai viste, dato che le stesse sono state per anni trattenute dall’azienda a garanzia del pagamento di fatture che alcuni comuni della Versilia non avevano pagato ed una parte nonostante ci siano state riconosciute, sono ancora ferme in attesa dell’esito di tutti i contenziosi. Far luce su tutta questa vicenda, spulciando tutti gli atti, servirà ad individuare gli eventuali responsabili tecnici e politici delle inerzie o delle negligenze che ci hanno condotto fino a qui, responsabili che certamente verranno chiamati a rispondere di ciò che hanno fatto se fatto male”.

“Capisco le difficoltà di tutti i comuni, ma Massarosa, e immagino anche Pietrasanta, non è in alcun modo disposta a fare passi indietro, poiché ciò che ha gravato fino ad ora sulle nostre spalle, d’ora in poi gravi, proporzionalmente anche sulle spalle degli altri”.

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