dal nostro inviato

PISA. Per un livornese vincere un derby contro gli acerrimi rivali del Pisa, in casa loro, al 90′, è una goduria a cui non si vorrebbe rinunciare per nessuna ragione al mondo. Cristiano Lucarelli è avvolto da un’aurea di invincibilità. Ha ridato un’identità ad un Viareggio che prima del suo approdo era smarrito ed impaurito. “Evidentemente le bastonate post Grosseto sono servite”, afferma sorridendo prima di addentrarsi nell’analisi di una gara che la sua squadra “ha affrontato col giusto atteggiamento, creando tante occasioni e difendendo con ordine”.

Una vittoria che è il frutto di lavoro e sacrifici: “Questa è la conferma che mi aspettavo di ragazzi. I meriti sono tutti loro. Quando ci si allena seriamente poi è normale raccogliere quanto seminato. Potevamo segnare prima, ma la palla non voleva entrare. Così è più bello”.

Aspettative e rimpianti viaggiano di pari passo nei pensieri di Lucarelli: “Se avessimo vinto a Grosseto la nostra classifica sarebbe stata migliore – spiega – ma i tre punti di oggi mi hanno fatto dimenticare almeno in parte quella sconfitta. Questa squadra l’ho sentita mia sin dal primo giorno. Noi vogliamo stupire, sapendo che non ci sono retrocessioni. Possiamo giocarcela con tutti, a prescindere dal risultato che può maturare in ogni partita”.

Una vittoria, quella di Pisa, che ha reso felice il presidente Dinelli: “Da un po’ di tempo lo vedo soddisfatto, soprattutto dell’approccio ad ogni partita. Ora pensiamo al Catanzaro, sperando di far bene. Lavoriamo per stupire ancora”.

Inevitabile, ovviamente, un cenno all’accoglienza che i tifosi nerazzurri gli hanno riservato: “Alla fine un coro c’è scappato – dice sorridendo – mi avrebbe dato fastidio se mi avessero ignorato del tutto”.

Gabriele Noli

 

 

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ultimo aggiornamento: 22-12-2013


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