VIAREGGIO. Che questo fine settimana sarebbe stato all’insegna della pioggia si sapeva da giorni. I modelli e le previsioni del centro funzionale regionale trovavano conferma ad ogni bollettino diramato dall’ultimo dell’anno in poi.

Per questo, nonostante le festività e una buona parte delle risorse impegnate a riparare il crollo del sifone del canale Bagno, su via Arginvecchio alle spalle dell’ospedale Versilia, il Consorzio di Bonifica Versilia Massaciuccoli ha messo in campo tutte le forze disponibili pronte a intervenire già da sabato mattina.

La pioggia è arrivata su tutto il comprensorio, facendo registrare valori medi di precipitazioni di circa 60 mm da Montignoso a Vecchiano, dal pomeriggio di sabato alle 13 di domenica 5 gennaio.

Alle prime ore di domenica mattina i corsi d’acqua del comprensorio erano tutti in piena, complice anche il mare ingrossato dal maltempo e dall’alta marea.

Ecco come sono andate le cose partendo da Nord.

Montignoso/Cinquale/Forte dei Marmi/Marina di Pietrasanta – Va in piena il fiume Versilia, rimanendo per 20 centimetri sotto il primo livello di guardia. Funzionano tutti gli impianti. Gli operai hanno assicurato costante controllo e non segnalano situazioni di emergenza.

Viareggio/Massarosa: Alti i livelli di Sassaia, Farabola, Gora di Stiava, Burlamacca, Camaiore e tutta la rete minore. Il mare, sebbene alto, ha ricevuto l’acqua pompata dalle idrovore e gli invasi, alleggeriti nei giorni avanti, hanno contenuto la piena dando tempo alle pompe di tornare ai livelli di normalità. Bene hanno funzionato anche i nuovi pulitori automatici delle griglie degli impianti sinistra e destra Sassaia, montati da poco, che hanno fatto il lavoro che fino a poco tempo fa veniva eseguito a mano dagli operai.

Lago di Massaciuccoli: A seguito delle piogge il lago passa da 9 a 21 centimetri sopra il livello del mare. Non è previsto ulteriore maltempo per i prossimi giorni e quindi non dovrebbe essere necessario accendere l’impianto della Bufalina, ma la decisione verrà presa nei prossimi giorni.

Vecchiano/Avane/Filettole: Il fiume Serchio va in piena due volte di seguito, sfondando il primo livello di guardia. Comune e Consorzio collaborano fianco a fianco per verificare alcune situazioni critiche, ma non è necessaria alcuna azione di emergenza per le abitazioni in golena. Le piene sono state seguite in modo ordinario dal Consorzio, che sabato in tarda serata ha chiuso le paratoie sul Serchio e acceso gli impianti idrovori di Avane e Filettole per tenere all’asciutto i due centri abitati.

Colline: tre segnalazioni da parte di cittadini nelle zone collinari a Stazzema, Camaiore e Stiava. Il consorzio decide di intervenire e verificare le problematiche nonostante la nuova legge regionale abbia attribuito le competenze per l’emergenza nelle aree collinari alla Provincia di Lucca. “In fase di passaggio di competenze – spiega il Commissario del Consorzio Angelini – la sicurezza dei cittadini viene prima di tutto”.

TesoI punti critici:
Massarosa: La frana verificatasi in questi giorni sul rio di Sterpeti a Massarosa, che ha visto crollare un fronte di circa 20 metri di argine è stata tenuta sotto controllo dai tecnici. Per fortuna non ci sono stati ulteriori smottamenti.

Arginvecchio: Situazione difficilissima e delicata quella lungo il canale Bagno, in Via Arginvecchio. Come prevedibile il canale, interrotto nel punto del crollo del sifone ha registrato una piena significativa ma tutto è stato tenuto sotto controllo grazie all’installazione di due tubazioni, una fissa e una provvisoria, installate nei giorni scorsi.

In pratica le acque del fiume sono state deviate nei canali di bonifica evitando che travolgessero il cantiere aperto. Le acque dai canali minori sono state pompate dagli impianti Teso, Mandriato e Magazzeno. Tutto ha funzionato alla perfezione, ma l’evento non è stato casuale. Ingegneri, operai e quattro ditte hanno seguito passo passo tutta la piena prendendo le contromisure necessarie affinchè tutto si svolgesse in sicurezza.

Il centralino del Consorzio è stato aperto per tutta la fase dell’emergenza, ricevendo e verificando segnalazioni dai cittadini.

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Massarosa preso come esempio dal mensile Starbene

Arginvecchio: piena controllata. Il sistema di emergenza ha funzionato