VIAREGGIO. Nella nottata del 13 gennaio 2014, una delle dipendenti pattuglie della Sottosezione Polizia Stradale di Viareggio, nel tratto autostradale dell’A/12 in carreggiata nord all’altezza del casello di Massa, ha notato in transito sugli svincoli un’autovettura Volkswagen Passat con targa francese seguita a breve distanza da un autocarro Iveco 35 di colore bianco con targa italiana. L’attenzione degli operatori veniva attirata dall’ingente quantitativo di rame apparentemente trasportato dal furgone, oltre che dal fatto che lo stesso transitasse in ore notturne nella nottata tra domenica e lunedì.
A quel punto la pattuglia ha decideso di controllare entrambi i veicoli unitamente all’altra pattuglia sul tratto che stava sopraggiungendo sul posto ma il conducente dell’autovettura Volkswagen Passat ha aumentato la velocità, come per voler attirare l’attenzione su di sé e pertanto in attesa dell’arrivo della seconda pattuglia, gli operatori si ponevano all’inseguimento mentre l’altra pattuglia avrebbe controllato il furgone.
All’interno della Volkswagen Passat veniva identificato il conducente nato in Romania nel 1982 ivi residente in Italia senza fissa dimora mentre i quattro passeggeri erano i connazionali di anni 34, di anni 37, di anni 32 e di anni 30, gli ultimi tre in Italia senza fissa dimora.
Circa cinquecento metri più indietro, il conducente dell’autocarro, totalmente carico di rame rubato, si fermava sulla corsia di emergenza e riusciva a fuggire a piedi tra i campi, prima dell’arrivo della seconda pattuglia, facendo perdere le proprie tracce. All’interno dell’abitacolo dell’autovettura venivano rinvenute due torce elettriche di piccole dimensioni e due paia di guanti da lavoro mentre nel bagagliaio si rinveniva una grossa tronchese e una cinghia a “cricchetto”, come quella utilizzata per bloccare il grosso quantitativo di rame caricato sull’autocarro. Gli ulteriori accertamenti permettevano di accertare che lo stesso mezzo era stato rubato presso una ditta di Massa e messo in moto utilizzando una chiave non propria mentre il rame veniva asportato presso la Sottostazione elettrica delle Ferrovie di Stato di Massa.
Sono stati denunciati in stato di libertà.
