FIRENZE. “Ricordo al Presidente Enrico Rossi che il raddoppio del binario tra Pistoia e Lucca è scritto nero su bianco nel suo programma elettorale del 2010. Possibile che si sia accorto dei disagi sulla tratta e della necessità “indispensabile” del raddoppio solo oggi, ad un anno dalle elezioni? Inizia, purtroppo, la campagna elettorale sui sentimenti e sulle esigenze dei cittadini”. A sostenerlo è il capogruppo di PT/Nuovo Centrodestra, Antonio Gambetta Vianna, che contesta anche i costi dell’opera.

“Secondo Rossi – prosegue l’esponente del Nuovo Centrodestra –, per raddoppiare la tratta servono 400 milioni di euro. Una cifra raddoppiata nel giro di poco meno di un anno e quasi quadruplicata dalla stima iniziale. Infatti, come riferì nel marzo 2013 l’allora assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Luca Ceccobao, rispondendo ad una mia interrogazione, siamo passati da una stima di 116 milioni di euro, con contributo di 70 milioni stanziato dalla Regione, ad una di 203 milioni. A cosa servono i restanti 197 milioni di euro?”.

Inoltre, Rossi ha dichiarato di volere che il raddoppio “sia previsto nel contratto di servizio”. “Mi risulta che la Regione abbia deliberato di non esercitare il diritto di rinnovo del contratto di servizio con Trenitalia. Quindi – conclude Gambetta Vianna, che ha presentato un’interrogazione urgente in Consiglio regionale –, gli investimenti per raddoppiare la tratta saranno a carico dell’eventuale nuovo vincitore della presunta gara pubblica sull’affidamento del servizio ferroviario regionale? Bel modo per attirare i partecipanti al bando.… Non vorrei, alla fine, un bando deserto”.

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