MASSAROSA. “Fa bene Mungai a lodarsi da solo per il modo in cui ha gestito la situazione rifiuti come presidente Cav prima e Sindaco poi. Fa bene a farlo almeno lui, altrimenti non lo farebbe nessuno”.
Duro e diretto l’attacco del movimento cinque stelle di Massarosa. “Fa bene – aggiungono – anche a farci presente che l’Ersu è economicamente virtuosa, così ci spiegherà pure il perché non abbia messo a disposizione della comunità questa virtuosità economica, visto che in tempi di crisi cittadini e commercianti sono stati costretti a scendere in piazza e protestare per gli sproporzionati aumenti, da lui prospettati della tassa sui rifiuti. Ci spiegherà quindi perché se la situazione economica dell’ Ersu era così virtuosa, non scelse di mantenere la TARSU piuttosto che passare ad una tassa iniqua come la TARES che vedeva aumenti che arrivavano anche al 250% circa per alcune categorie di commercianti ( si voleva sferrare l’ultimo colpo al commercio locale ?) , atto davvero incosciente”.
“Ci spiegherà anche perché, durante la sua presidenza del Cav, Mungai, con la sua intelligenza timida, ha cercato in tutti i modi di inserire l’ennesimo atto di sottomissione irregolare nel contratto con Veolia, che avrebbe allungato di un altro ventennio la concessione all’azienda in questione. Forse un premio per aver gestito i rifiuti in modo ignobile e aver avvelenato l’ambiente e i cittadini? Forse non bastavano i soldi che i cittadini Massarosesi avevano già sborsato in più, rispetto alla tariffa originaria, a causa di ben due atti di sottomissione del tutto irregolari anch’essi?”
“Fortuna volle che l’ultimo atto di sottomissione da lui proposto, che la sua giunta voleva avallare, non ebbe seguito anche grazie all’attivismo di cittadini che lo portarono all’attenzione e dimostrando la gravità di tale scelta. E tutto questo il Mungai ce lo vuole raccontare con una lettera per famiglia? Ma paga lui o paghiamo noi? Noi abbiamo già pagato abbastanza , la campagna elettorale, abbia pazienza, se la paghi almeno da se! Intransigenza “Zero!”.
