PIETRASANTA. Con una lettera indirizzata a Daniela Bertolucci della Rete Ambientale Versilia, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi scrive che “ad oggi l’unico atto di pianificazione disponibile e giuridicamente rilevante è il Piano Straordinario dell’Ato Toscana Costa (DGRT 467/2009” e che “coerentemente alle previsioni del piano Provinciale di Lucca, presenta al suo interno anche l’impianto di Falascaia”.

Questo il testo completo della lettera:

“Gentile Signora Bertolucci,

a seguito della sua richiesta di risposta ufficiale la informo come segue:

1 Di trasmettere alla Regione Toscana la richiesta di revoca della Delibera n. 890 del 5/08/2002 L.R. 25/1998 – L.R. 29/2002 – DCRT 88/98 Pubblicazione del piano di gestione dei R.U. e assimilati della provincia di Lucca.
Ad oggi, la revoca della Delibera 890 del 5/08/2002 con cui la Regione Toscana conferma l’esistenza dell’impianto di Falascaia, quale impianto di Piano ai sensi della normativa vigente che modifica d’ufficio il Piano dei rifiuti allora adottato non appare un provvedimento opportuno essendo, tale atto di pianificazione, oggi superato da atti pianificatori successivi fra cui il Piano Straordinario dell’ATO Toscana Costa approvato dalla GR con delibera n. 476 del 08/06/2009, aggiornato nel dicembre 2011, che prevede l’impianto di termovalorizzazione di Falascaia e si limita a dare atto del fermo temporaneo dell’impianto di Falascaia, provvedendo medio tempore a ridefinire i flussi.

2. Di trasmettere alla R.T. l’invito a rivedere le osservazioni ai sensi dell’art. 17 della L.R. 1/05 relative al regolamento urbanistico del Comune di Pietrasanta adottato con delibera del C.C. n. 8 del 21/02/2013.
Il contenuto del contributo fornito dal Settore Rifiuti e Bonifiche dei Siti Inquinati al Settore della Pianificazione del Territorio della Stessa Regione Toscana in applicazione delle disposizioni di cui all’art. 17, 1° comma della L.R.1/05, in data 30/04/2013, ha una motivazione prettamente / esclusivamente tecnico-normativa e si basa di fatto sugli atti pianificatori e sulla normativa vigente.

Lo stesso contributo non ha e non voleva avere accezione avversa alla riconversione dell’impianto, ma basandosi sulla situazione in essere, non poteva non segnalare che la formulazione di tale regolamento urbanistico non appariva conforme alla pianificazione vigente e voleva chiarire che per operare una riconversione/
riqualificazione, è necessaria una nuova pianificazione della gestione dei rifiuti della provincia di Lucca che ridefinendo i flussi, preveda esplicitamente, a modifica della pianificazione vigente, la riconversione dell’impianto stesso pur sempre a servizio del sistema di gestione dei rifiuti.

Si ricorda infatti che ad oggi l’unico atto di pianificazione disponibile e giuridicamente rilevante è il Piano Straordinario dell’Ato Toscana Costa (DGRT 467/2009) che coerentemente alle previsioni del piano Provinciale di Lucca, presenta al suo interno anche l’impianto di Falascaia.

Nuove previsioni, contrarie alle previsioni vigenti possono essere inserite all’interno del nuovo piano interprovinciale che ad oggi risulta avviato per gli stralci rifiuti speciali e rifiuti solidi urbani e che rappresenta atto avente rilevanza giuridica per definire scenari pianificatori rispetto agli attuali.
Si vuole aggiungere per completezza che il nuovo “Piano regionale Rifiuti e Bonifiche” è stato adottato dal Consiglio della Regione Toscana il 19 dicembre 2013 con deliberazione n. 106. Tale Piano prevede al 2020 la presenza massima di 2 inceneritore contro i 4 attuali (non sono previste nuove realizzazioni e la ristrutturazione è prevista per impianti esistenti e operativi).

Quindi l’eventuale chiusura dell’inceneritore di Falascaia se previsto dai corretti atti pianificatori non troverebbe contrasto con le valutazioni svolte, a livello regionale, sui nuovi scenari di produzione di rifiuti e sulla necessità di razionalizzare l’assetto impiantistico.

In relazione al tema dello smantellamento occorre ribadire che ogni intervento dovrebbe comunque prevedere una riconversione finalizzata ad una destinazione nell’ambito del Sistema di gestione rifiuti.

Si segnala infine che gli enti competenti sul territorio provvedono regolarmente ad effettuare i controlli e i monitoraggi sulle condizioni sanitarie ed ambientali del sito.

Mi auguro di avere fatto chiarezza sull’argomento e invio i miei migliori saluti.

Enrico Rossi

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