dal nostro inviato

GUBBIO. I limiti del Viareggio non sono fisici o tecnici, ma mentali. Cristiano Lucarelli lo ribadisce ogni volta che si trova a dover commentare una sconfitta della sua squadra. Ci va giù duro con i giocatori, perché riuscire a trattenere la rabbie per partite perse soprattutto per demeriti propri è pressoché impossibile: “Paradossalmente nel secondo tempo abbiamo giocato peggio che nel primo. Se avessimo accorciato le distanze magari avremmo potuto provare a pareggiare. Il problema è che non non segniamo, poi concediamo troppi regali. Il rammarico aumenta pensando che adesso il Gubbio sarebbe ai play-off”.

Lucarelli dice che “il bastone non è mai stato tolto” (il riferimento è alle sue dichiarazioni del post-gara di Grosseto”. Al di là del campo pesante, che di certo non valorizza giocatori tecnici come Mungo, Vannucchi e Rosafio, il tecnico delle zebre lancia un messaggio molto chiaro: “La maggior parte di questi ragazzi ha un contratto di 3-4-5 anni con la rispettiva società di appartenenza. Ma una volta scaduto potrebbero avere seri problemi, non per una questione fisica, ma di testa”.

G.N.

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