FORTE DEI MARMI. “Non mi sembra vero, sono molto contento, e’ una bella occasione di apertura”. Ad esultare per la bocciatura della legge Fini-Giovanardi che equipara le droghe leggere a quelle pesanti, e’ il dottor Fabrizio Cinquini. Il medico di Pietrasanta e’ stato quasi cinque mesi in carcere, al San Giorgio di Lucca e poi all’ospedale psichiatrico di Montelupo fiorentino, dopo che i carabinieri avevano trovato nel giardino della sua abitazione 277 piante di canapa. Il dottor Cinquini, ora sottoposto al solo obbligo di dimora, in primo grado, con rito abbreviato, nel dicembre scorso e’ stato condannato a 6 anni di carcere. Il medico si e’ sempre battuto per l’uso terapeutico della cannabis e per la sua coltivazione a uso medico. Appena sara’ motivata la sentenza, annuncia ora, verra’ presentato ricorso.

In suo favore nei mesi scorsi si sono sollevate voci ‘bipartisan’ di parlamentari e politici. Anche in occasione del premio ‘Satira Politica’ di Forte dei Marmi si era levato un appello per la sua liberazione.

“Ora – afferma Cinquini – ci aspettiamo delle pubbliche scuse da parte di chi ha rovinato la vita di migliaia di ragazzi, qualcuno di loro ha finito per suicidarsi” di fronte alla restrizione del carcere. “Quanto a me – dice oggi il medico – registro soprattutto un enorme danno economico, ma c’e’ anche l’altra faccia delle medaglia, la soddisfazione di sentire di essere stato dalla parte del giusto”.

Il dottor Cinquini ha ottenuto il permesso di lasciare la sua abitazione per poter partecipare venerdi’ prossimo ad un’iniziativa nella sede del Consiglio regionale della Toscana dal titolo ‘Canapa medica’ organizzato dal consigliere regionale Pd Enzo Brogi che e’ stato tra i promotori della legge toscana sull’utilizzo dei farmaci cannabinoidi. Oggi, di fronte alla bocciatura della Corte Costituzionale, Brogi ha commentato che si tratta ”della fine meritata per una legge che ha fatto solo danni”.  (ANSA).

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ultimo aggiornamento: 12-02-2014


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