FIRENZE. “E’ vergognoso quanto sta accadendo al turismo toscano. Ci siamo sempre lamentati che ad uno dei settori propulsivi della nostra economia fossero destinate da parte del Governo regionale esigue risorse in bilancio rispetto al contributo importante che esso fornisce al nostro PIL. Riusciamo a spendere centinaia di migliaia di euro in campagne promozionali che poi vengono stoppate. Finanziamo con 10 milioni di euro un ente, l’Apet, incapace di individuare efficaci interventi a sostegno del settore. Intanto, alla più importante manifestazione del comparto, la BIT di Milano, la Toscana si presenta in confusione di idee e manca una vera e propria campagna promozionale, nonostante le surreali dichiarazioni dell’assessore Scaletti”.

Così commentano i Consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli e Marina Staccioli le notizie apparse sulla stampa e relative alla sospensione della campagna promozionale “Divina toscana” dopo le polemiche ed i contrasti tra il Presidente Rossi ed il suo assessore.

“Diciamo subito che non è certo merito del Presidente Rossi e dell’Assessore Scaletti se il turismo, dopo anni di feroce crisi economica internazionale, documentata anche dai recenti rapporti IRPET, sta dando dei segnali di risveglio” sottolineano Donzelli e Staccioli. “Il turismo fa leva sulla qualità e non sulla quantità, su quel surplus evocativo che fa diventare la Toscana una mèta imprescindibile nell’immaginario collettivo planetario. La nostra terra ha mantenuto, per la gran parte, un paesaggio intatto, un ‘ambiente’ rurale unico al mondo, ricchezze naturali in ottima simbiosi con quelle artistiche, architettoniche, monumentali”.

“Occorre una forte discontinuità rispetto alle politiche attuate sinora dal governo regionale” rilanciano Donzelli e Staccioli per i quali “è necessario individuare al più presto interventi più sostanziosi e puntuali rispetto a quanto messo in pratica finora. La Toscana da tempo, si trova ai vertici del gradimento dei consumatori in tutta la vasta gamma dei prodotti offerti proprio dalle attività del settore turistico che resta, pur sempre, un settore fortemente frammentato e bisognoso di adeguato sostegno per la contrattazione del credito agevolato, per la promozione, per la formazione e per l’occupazione”.

“Però, intanto, quelle poche risorse messe a disposizione del turismo vengono sciupate in interventi e strategie talmente brutte da dover essere prontamente ritirate” concludono Donzelli e Staccioli. “Non potevano pensarci prima? Avevamo dunque ragione noi a sostenere l’inutilità di certe scelte che rischiano di essere pagate, ancora una volta, dai cittadini toscani invece che da coloro che le hanno compiute e continuano a compierle imperterriti”.

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