VIAREGGIO. A seguito dei recenti episodi di criminalità che hanno interessato il  territorio comunale di Viareggio, quali la rapina alla Cassa di Risparmio di Lucca in Via Marco Polo e la tentata rapina in danno di due cittadini, il Prefetto di Lucca Giovanna Cagliostro, nel pomeriggio di oggi, ha fatto il punto della situazione con le Forze dell’Ordine.

Nel corso dell’incontro sono stati ulteriormente approfonditi nella specificità alcuni aspetti di problematiche generali relativi all’ordine e sicurezza pubblica nella zona della Versilia, già  oggetto di costante attenzione in tutti i riflessi che rispecchiano le peculiarità di quel contesto territoriale.

Peraltro, la manifestazione del Carnevale di Viareggio era stata l’ulteriore occasione per focalizzare l’attenzione sulla Versilia nel corso del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, dello scorso 11 febbraio, con l’adozione di tutte le misure ritenute necessarie a garantire il corretto svolgimento della stessa.

Il Prefetto di Lucca, alla luce dei i profili particolari che connotano la manifestazione in parola, aveva chiesto, d’intesa con le Forze dell’Ordine, al Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza – i rinforzi di uomini e mezzi volti ad ottimizzare i servizi di vigilanza e controllo già scrupolosamente pianificati.

In effetti, per tutta la durata del Carnevale di Viareggio, il Dipartimento di Pubblica Sicurezza ha assegnato 2 funzionari, 2 operatori della Polizia Scientifica, 8 dipendenti delle Questure limitrofe dotati di autovetture con colori di istituto, al fine di implementare  per l’intero arco delle 24 ore giornaliere il servizio di controllo del territorio. Sono state altresì messe a disposizione ulteriori 2 autovetture con colori di serie per l’espletamento di servizi info-investigativi, nonché un camper mobile ed un elicottero per la vigilanza durante lo svolgimento dei corsi mascherati.

E’ stata altresì fornita una unità cinofila antidroga ed un team di artificieri. In caso di criticità di ordine pubblico si può contare sulla pronta disponibilità di 20 elementi dei reparti mobili per il pronto impiego.

Settimanalmente la Questura fa richiesta al Dipartimento di Pubblica Sicurezza per l’invio di pattuglie del Nucleo Prevenzione Crimine Toscana, ferma restando la possibilità di richiedere fino a 12 ulteriori pattuglie nell’arco settimanale da impiegare nelle zone più sensibili per operazioni ad alto impatto.

Il Comando Provinciale dei Carabinieri, oltre ai regolari servizi di controllo del territorio che in base al piano coordinato, interessano quasi quotidianamente tale area, nei mesi di gennaio e febbraio, ha effettuato mirati controlli all’interno della pineta, identificando numerosi cittadini extracomunitari presenti. La problematica è stata assiduamente seguita ed in particolare, nel corso dei mesi in questione, è stata al centro delle frequenti attività di controllo straordinario del territorio che il Reparto ha effettuato nella città di Viareggio.

In particolare,  dal 1 gennaio  2014 al 10 di febbraio 2014, i servizi specifici di controllo del territorio a cura dell’Arma, mirati sulla pineta di ponente, sono stati 154 di carattere preventivo (eseguiti con macchine con colori d’istituto) e 73 di carattere repressivo (svolti con auto civetta e personale della dipendente aliquota operativa).

Dal 1 di febbraio di quest’anno il Comando Provinciale dei Carabinieri ha potuto impegnare in attività di controllo del territorio 10 unità della Compagnia Intervento Operativo di Firenze che hanno svolto complessivamente 27 servizi esterni di cui 14  coordinati a largo raggio su tutta la Versilia.

Il Prefetto, nel prendere atto dei significativi ed apprezzabili interventi derivati dal coordinato dispositivo di sicurezza già in atto, illustrati dalle Forze dell’Ordine nel corso della riunione, d’intesa con le stesse, ha  individuato ulteriori linee di indirizzo operative da seguire nei prossimi giorni, finalizzate ad un controllo più radicale delle aree considerate maggiormente a rischio.

Si è concordato anche sulla necessità di ottimizzare e razionalizzare le risorse umane a disposizione valutando, nel contempo, l’opportunità di interessare il Ministero dell’Interno al fine di effettuare una verifica sulla adeguatezza della pianta organica degli uffici preposti alla sicurezza, disegnata a suo tempo, rispetto all’entità dei reati predatori verificatisi da qualche tempo.

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