VIAREGGIO. Il tono apparentemente dimesso è dovuto all’influenza che lo ha colpito negli ultimi giorni. Il messaggio che però Cristiano Lucarelli lancia è piuttosto chiaro, senza bisogno di alzare troppo la voce: “Io non me ne vado, è più facile che mandi via qualcuno a calci nel culo”. Non gli è andata proprio giù con la sconfitta con la Salernitana. Le proporzioni del risultato non lasciano spazio a troppe interpretazioni: “Da quando sono arrivato – spiega – ho sempre chiesto ai ragazzi che mostrassero reazione e voglia di combattere. Oggi non si è visto niente di tutto questo. Nessuno dei giocatori scesi in campo si è salvato. Abbiamo compiuto un notevole passo indietro, adesso possiamo soltanto risalire”.

L’amarezza del tecnico del Viareggio si fa sentire ripensando all’andamento della gara: “Il gol preso in avvio ci ha reso le cose difficili. Di fatto, è stata una partenza ad handicap. Ne abbiamo combinate di cotte di crude dietro, è vero, eppure nel primo tempo abbiamo avuto tre palle gol per pareggiare. Ogni minimo errore lo abbiamo pagato a caro prezzo”. Lucarelli non ci gira troppo intorno: tra il Viareggio e le altre squadre c’è una differenza “tecnica e fisica”. Ma ciò non può rappresentare un alibi. E lo sa anche lui: “Ci vuole più coraggio in certe situazioni. Ribadisco che questi giocatori dovrebbero ritenersi fortunati a giocare a Viareggio, dove hanno la possibilità di mettersi in mostra. Evidentemente non capiscono che quando scadranno i contratti con le loro società di appartenenza, poi avranno problemi”.

Lucarelli ne ha ovviamente anche per l’arbitro: tanti gli errori di Serra di Torino, dal penalty concesso alla Salernitana, ai due non assegnati alle zebre: “Ormai anche questa è una costante, già da qualche settimana denuncio il fatto che le decisioni arbitrali sono a noi avverse. Oggi, però, non possiamo attaccarci a questo”.

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ultimo aggiornamento: 22-02-2014


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