MARINA DI CARRARA. Le imprese balneari, da sempre alla base dell’offerta turistica italiana chiedono stabilità e certezza nel futuro, possibilmente in tempi brevi per poter programmare le sviluppo delle 30mila aziende che costituiscono la peculiarità e l’eccellenza dell’offerta turistica nazionale.

L’occasione è stato in convegno organizzato da tutte le sigle sindacali a CarraraFiere nell’ambito di Balnearia ed ha avuto, come è consuetudine, una larga partecipazioni non solo per la presenza dei vertici delle diverse sigle ma anche per gli interventi e i contributi di parlamentari che, dal palco o in audioconferenza, non hanno risparmiato assicurazioni sul loro impegno e su quello delle forze che rappresentano.

Dopo anni di incertezze nella programmazione con conseguente limitazione degli investimenti gli imprenditori balneari chiedono soluzioni definitive che permettano di programmare il loro futuro e, da oggi, possono contare sul sostegno di alcuni autorevoli parlamentari: dal vice presidente del senato Maurizio Gasparri ai parlamentari europei Carlo Fidanza e Roberta Angelilli.

Il fronte degli imprenditori, unito ed a più voci si è espresso con forza affinchè vengano sia riconosciuta la peculiarità delle imprese balneari e si proceda, al più presto all’assegnazione delle aree nelle quali svolgono la loro attività.

Dopo l’intervento di Vincenzo Lardinelli presidente FIBA di Confesercenti, che ha coordinato i lavori ed ha ripercorso le tappe di un lavoro fatto di incontri e dimostrazioni pubbliche, sono iniziati gli interventi degli ospiti aperti dall’assessore al turismo della Liguria Angelo Belangeri il quale ha sottolineato che “le leggi si cambiano e si interpretano per volontà politica e non limitandosi all’applicazione degli strumenti tecnici”
Dopo di lui è intervenuta in audioconferenza da Bruxelles l’europarlamentare Roberta Angelilli da sempre attenta al problema, che ha ricordato come a livello di Commissione Europea sia stato sempre eretto un muro in opposizione alle richieste degli imprenditori italiani ma da alcuni mesi “il clima è cambiato ed il commissario Barnier ha dato la sua disponibilità ad approfondire il tema confrontandosi con gli operatori italiani mentre la Commissione, per la prima volta, ha affermato di comprendere il problema dei concessionari delle spiagge. I prossimi mesi saranno decisivi – ha concluso Angelilli – con il semestre italiano alla guida della Commissione. Se saremo bravi e determinati potremo cogliere risultati importanti”.

Sono poi intervenuti, portando un contributo di chiarezza e di motivazioni a sostegno delle rivendicazioni della categoria, anche con dati precisi su occupazione e possibili investimenti, Fabrizio Licordari (Assobalneari – Confindustria), Giorgio Mussoni (Oasi-Confartigianato), Aldo Cursano vice presidente FIPE e Cristiano Tomei (Coordinatore CNA Balneatori) e Lorenzo Marchetti vice presidente di CNA Balneatori della Toscana.

foto_barlearia_convegno_sindacati_25_febbraioLa richiesta è stata unanime: dare alle aziende certezza del diritto di operare sulle spiagge e possibilità di programmare a lungo termine. Nei mesi scorsi si erano registrati impegni ed aperture da parte del governo ma agli impegni non ha fatto seguito l’inserimento delle norme necessarie nella legge di stabilità. Nel futuro sarà necessario che i rappresentanti al parlamento italiano ed a quello europeo sostengano, tutti assieme e con convinzione le richieste della categoria.

Il tema è stato ulteriormente sviluppato da Carlo Fidanza che ha assunto l’impegno a lavorare per “fare si che anche l’Europa accetti di valorizzare la specificità delle imprese turistiche italiane interpretando nella maniera adeguata le normative che impediscono un corretto sviluppo del comparto”.

Maurizio Gasparri, vice presidente del Senato e da sempre interlocutore attento della categoria, è stato categorico. “è necessario scrivere un cronoprogramma per stabilire i tempi che consentano al parlamento italiano di legiferare dando certezze. Il governo di Mario Monti – ha detto Gasparri – è stato più attento all’Europa che ai problemi delle imprese italiane e, malgrado siano stati raggiunti nelle commissioni parlamentari accordi precisi per normare il settore, non sono stati recepiti nella legge di stabilità. È necessario far capire che non pensiamo ad una “vendita indiscriminata” delle spiagge ma che lavoriamo per dare un futuro ad un segmento fondamentale per il turismo . Gli strumenti tecnici ci sono – ha detto ancora Gasparri – e sono stati individuati. Ora dobbiamo essere capaci di confrontarci con l’Europa per fare si che quello che è chiaro e condivisibile a Roma sia anche accettato a Bruxelles. Credo che dopo anni sia arrivato il momento di rispettare gli impegni, riconoscendo, prima di tutto, il valore materiale e morale delle imprese e la cultura specifica della nostra terra”.

Le conclusioni della mattinata sono state affidate al presidente del Sindacato Italiano Balneari Riccardo Borgo, che ha sintetizzato quanto da tempo la categoria sostiene: “ i nostri imprenditori sono disponibili a tutto e nessuno ci convincerà ad abbandonare le aziende. Dateci un tavolo per esprimere le richieste della categoria ma deve esserci anche la volontà politica di risolvere il problema. Abbiamo chiesto un incontro al neo premier Matteo Renzi e ci aspettiamo a breve una convocazione. In quella sede ribadiremo le nostre richieste. La presenza compatta dei rappresentanti di tutte le sigle oggi è un messaggio chiaro: vogliamo risposte. Questo chiedono al parlamento italiano e a quello europeo gli oltre seicento imprenditori, provenienti da tutta Italia, che hanno partecipato . Vorremmo partecipare tutti assieme – ha concluso Borgo – a Balnearia 2015 in un quadro chiaro e definito che permetta di superare le precarietà e le incertezze che hanno caratterizzato i nostri ultimi anni “.

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ultimo aggiornamento: 26-02-2014


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