VIAREGGIO. È Ighli Vannucchi la “grande bellezza”. E non c’è neppure bisogno di forzare troppo il concetto. A 37 anni il numero 10 del Viareggio ha ricordato a tutti perché con gli altri giocatori ha ben poco a che fare. Due gol stupendi che hanno permesso alle zebre di stendere il Lecce ai “Pini”. Roba da non crederci, se si ripensa alla settimana travagliata trascorsa dai bianconeri ed al ruolino di marcia dei salentini nell’ultimo mese.

Pronostico rovesciato, gara interpretata in maniera perfetta dal Viareggio: Lucarelli ha cambiato modulo, piazzando Piana in marcatura a uomo su Miccoli e accentrando Vannucchi. La mossa vincente è stata proprio questa: Ighli è tornato quello dei tempi d’oro, con passaggi illuminanti e tanti contrasti vinti, al di là della sontuosa doppietta che di fatto stronca le speranze del Lecce di dare fastidio alla capolista Frosinone.

Il Viareggio è cattivo, determinato ed organizzato: Matteini e Benedetti partono larghi, lasciando spazio agli inserimenti di un Galassi a tratti incontenibile e di Vannucchi, che ogni volta che tocca il pallone, fa la cosa giusta. Come al 27′ del primo tempo, quando servito proprio da Galassi, vede Caglioni fuori dai pali e lo uccella con un pallonetto dolcissimo. Le zebre sono avanti 1-0. E non è uno scherzo di Carnevale. Il Lecce soltanto con Beretta – diagonale a lato su invito di Miccoli – spaventa i padroni di casa nel primo tempo.

Logico attendersi molto di più dai salentini nella ripresa: infatti per diversi minuti, le zebre sono costrette a difendersi con due linee strettissime per evitare di subire il pareggio. Miccoli al 17′ ci va vicinissimo, ma col sinistro colpisce in pieno il palo. Il segnale che, forse, l’impresa il Viareggio può veramente compierla.

Sensazione che diventa certezza (o quasi) alla mezz’ora, quando l’onnipresente Galassi mette in moto Mungo, bravo a far da tramite per Vannucchi: Ighli entra deciso in area e con una stoccata mancina infila per la seconda volta Caglioni. Lo stadio è in estasi. Il peccato è che c’erano pochi tifosi a godersi uno spettacolo simile.

Il Lecce è ormai stanco e sfiduciato, Gazzoli non rischia praticamente mai. La punizione alta di Miccoli è il segno che l’imponderabile si trasforma in realtà. È la vittoria di Lucarelli, di Vannucchi e di una squadra che si è ricordata che nei momenti di difficoltà sa trasformarsi e disputare partite di altissimo profilo. Cosa che troppo spesso in questa stagione non è avvenuto. Fa bene il tecnico a rammaricarsi, perché un Viareggio del genere ai play-off poteva arrivarci veramente. Meglio non pensarci. E godersi una giornata a suo modo storica.

VIAREGGIO-LECCE 2-0

VIAREGGIO (4-1-2-1-2): Gazzoli; Celiento, Lamorte, Conson, Nicolao; Piana; Galassi, Mungo; Vannucchi; Benedetti (18′ st Gerevini), Matteini (37′ st Rosafio). (Montenegro, Marongiu, Ferrari, Gemignani, Butini). All. Lucarelli.

LECCE (3-5-2): Caglioni; Martinez, Abruzzese, Diniz (25′ st Ferreira Pinto); D’Ambrosio (14′ pt Vinetot), De Rose, Papini, Bogliacino (15′ st Barraco), Lopez; Beretta, Miccoli. (Perucchini, Sales, Rullo, Sacilotto). All. Lerda.

Arbitro: Ripa di Nocera Inferiore (Rizzato di Rovigo – Margani di Latina).

Reti: 27′ pt Vannucchi, 31′ st Vannucchi.

Note: ammoniti Benedetti, Piana, Lamorte (Viareggio), D’Ambrosio, Abruzzese, Lopez, Miccoli, Vinetot (Lecce). Angoli 3-6. Recupero 2′ pt, 3′ st.

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ultimo aggiornamento: 07-03-2014


Il capolavoro di Vannucchi: “Avevo buone sensazioni. Ritrovate le giuste misure”

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