VIAREGGIO. “Se non vogliono esporre le immagini di Salvatore e Massimiliano, i nostri due ragazzi imprigionati ed ancora in attesa di sentenza o condanna in India, che almeno venga esposto il fiocco giallo che oramai tanti usano ed identificano con la causa dei due Marò.” Lo scrive Alessandro Santini, capogruppo consiliare di Forza Italia che aveva presentato una mozione – poi respinta – in consiglio comunale.
“La giunta Betti salverebbe la sua faccia dopo la pessima figura fatta con la bocciatura della proposta di Forza Italia, ma soprattutto dopo aver liquidato la questione con un semplice ‘non serve a niente’. Forse non servirà a niente come dicono i consiglieri del Pd, ma sicuramente sarà un gesto onesto, sincero e concreto di una città che ancora ha come valori e principi la libertà e la democrazia per gli altri come se si trattasse per noi.
“Non siamo così sicuri di noi stessi come il sindaco Betti che pensa di risolvere la questione, salvandosi pure la coscienza avendo tentato di fare qualcosa, inviando una lettera al Governo italiano, al Presidente della Repubblica e all’Onu e a chi altro vorrà lui. Con quella carta lo sa bene Betti cosa ci faranno. Sono invece i gesti più semplici e più sinceri, quelli più concreti e che arrivano subito all’occhio della gente quelli che servono di più.
“Il nostro tentativo è fatto solo ed unicamente per far ricordare alla gente questi due ragazzi sfortunati, nulla di più. Ridicola, invece, è la lettera di un sindaco alle massime cariche dello Stato italiane e straniere, con la presunzione di credere di essere letto od ascoltato.
“Ve li immaginare voi i commenti? ‘Ehi ha scritto il sindaco Betti, si quello di Viareggio, allora liberiamo subito i Marò’. Ma per favore. Betti a stento viene ascoltato dai suoi del Pd e chiamato alle riunioni dei sindaci della Versilia, figuriamoci in che considerazione verrà tenuta la sua lettera dai potenti della terra.
“Noi non pretendiamo la liberazione immediata, seppur tanto sperata, con la nostra idea del fiocco giallo, ma almeno ci auguriamo che qualcuno in più a noi si renda conto di quanto l’India ci sta offendendo ferendo ed umiliando giorno dopo giorno i nostri due Marò.”
