VIAREGGIO. “E’ davvero una sorta di pietra tombale sulla disastrata giunta Betti la relazione del Collegio dei revisori dei Conti che ci è stata consegnata oggi.” Lo afferma Rossella Martina, capogruppo consiliare di ‘Viareggio tornerà bellissima’, nel gruppo Facebok “Viareggio era una città bellissima”.
“Perfino la tanto vantata ‘operazione Ferragamo’ risulta in realtà caratterizzata da ‘gravi irregolarità’, tra cui alcuni mancati passaggi dal Consiglio Comunale da parte dell’attuale giunta e che erano invece obbligatori, e che pesano come macigni sul bilancio comunale. I problemi nascono con le giunte Marcucci ma poi ognuno ci ha messo del suo per peggiorare e ingarbugliare e oggi servirebbero dei Titani della Politica per salvare Viareggio dall’abisso. E noi, notoriamente, non li abbiamo.
“Fin dall’inizio i revisori dichiarano: ‘Assai diversamente da come era stata prospettata la situazione complessiva dell’Ente in sede di assestamento del bilancio di previsione 2013, già di per se stessa grave, critica e sintomatica dell’incapacità di fronteggiare nell’esercizio gli squilibri a tale momento evidenziati dall’Amministrazione, la situazione dello stato dei conti e delle passività potenziali, per quanto al momento sia stato possibile verificare da parte di questo collegio, è molto più pesante e grave’.
“Seguono 9 pagine che farebbero tremare le vene di chiunque non fosse incosciente o irresponsabile. Io me le sono lette tutte con attenzione. Ciò che emerge in estrema sintesi è un rosario sconfortante di ‘buchi’ e irregolarità che spuntano ovunque, nel Comune e nelle Partecipate. Emerge inoltre che questa è solo una parte delle criticità perché si presuppone che possano esservi ulteriori debiti o mancanze non ancora scoperti.
“Per farvi fronte servirebbero capacità, competenze, professionalità, trasparenza, efficienza e volontà ferrea. Tentare di andare avanti in queste condizioni da parte della giunta Betti non può portare che all’assunzione di gravissime responsabilità amministrative, civili e penali da parte di chiunque tentasse di non prendere in serissima considerazione questo severo ammonimento. A cui farà seguito, a breve, quello dei commissari del Ministero dell’Economia e Finanze.”
