Consueto appuntamento della domenica con FeliceMente, la rubrica di VersiliaToday dedicata alla mente e alla sua conoscenza, curata dalla dottoressa Valentina Aletti. Questa settimana si parla di una pericolosa moda che si sta diffondendo anche in Europa e in Italia.

 NEK NOMINATION

La Nek nomination è la nuova rischiossisima moda appena sbarcata in Italia dalla lontana Australia. Una vera e propria catena di sant’Antonio per i più accaniti frequentatori del social network Facebook.

Dall’inglese “Neck your drink” ovvero “traccannare una bevanda alla goccia” consiste nel bere un potente alcolico, filmarsi mentre lo si fa e postare il tutto sulla propria bacheca Facebook nominando a sua volta tre amici che hanno 24 ore di tempo per accettare e rilanciare la sfida, pena perdita di onore, stima e la visibilità.

Il fenomeno è partito da un gruppo di studenti universitari australiani, una nazione in cui il problema dell’alcol tra i giovani, indistintamente donne o uomini, è dilagante e impegna il governo in strette misure di sicurezza per arginare l’alcolismo e campagne da 40 milioni di dollari!

La NekNomination diffusa attraverso gruppi aperti sul social network Facebook (il primo fu creato da J. Anthony e riscosse 200.000 like in poco tempo) si è poi rapidamente diffusa tra i giovani di tutto il mondo portandosi appresso le drammatiche conseguenze di questi atti culminate, solo nel primo trimestre del 2014, con la morte di dieci giovani ragazzi. L’ultimo è stato un giovane diciannovenne di Dublino che dopo aver bevuto alcol cercava di concludere il suo video da postare attraversando un torrente ghiacciato.

L’importanza di rendersi visibili al mondo e divenire degli idoli da imitare nel proprio gruppo di amici è stata così potente da trasformare in poco tempo una bravata da ragazzi in un gioco mortale.

Il fenomeno è infatti rapidamente degenerato e i partecipanti non si limitano a bere alcol ma aggiungono a questo componente base altre materie come pesci rossi vivi, topi ecc. bevendo il tutto magari dalla tazza del water.

felicemente_1 Il palcoscenico Facebook ancora una volta rende immortali (almeno in apparenza) . Oltre ai danni causati dall’ingestione di alcol, che spesso interferiscono con il sano sviluppo fisico del giovane, sono da sottolineare anche tutte le problematiche “psicologiche” legate al fenomeno. Dalla drammatica necessità di essere “visti”, forse perchè nella vita reale si è spesso invisibili, all’incapacità di distinguere il limite o la bramosia di spingersi oltre questo, forse per provare sensazioni che nella vita altrimenti non è dato provare. Molti giovani vivono adolescenze tristi, in famiglie problematiche e cercano negli “altri” (spesso anche sconosciuti) riconoscimento e l’attenzione.

Un genitore ha il dovere di monitorare l’utilizzo dei social network da parte dei propri figli, che possono esserne richiamati con la stessa forza ammaliante del canto delle Sirene di Ulisse e ha il dovere di dare attenzione e spazio di espressione (sana) ai figli, in modo tale che queste catene possano essere spezzate dall’intelligenza umana.

Il fenomeno della Nek Nomination ha generato anche una corrente sana, catene come la HelpNomination (taggare qualcuno per fare offerte benefiche) o la Bloodnomination (filmarsi mentre si dona il sangue) si stanno spargendo a macchia d’olio… ma resta il fatto che se la nostra vita, i nostri valori e la stima di noi stessi passano solo attraverso l’approvazione degli altri, può diventare veramente pericoloso!

 

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FeliceMente è curata da Valentina Aletti, psicologa clinica, laureata presso l’Università degli Studi di Firenze. Specializzanda in psicoterapia sistemico-relazionale ha conseguito master di perfezionamento in PNL , diagnosi e cura dei disturbi del comportamento alimentare e obesità , consulenza tecnica e peritale e disturbi dell’apprendimento e comportamento in età evolutiva. Per informazioni o richieste scrivere a [email protected]

Avvertenza: questa rubrica ha come fine quello di favorire la riflessione su temi di natura psicologica. Le informazioni fornite hanno carattere generale e non sono da intendersi come sostitutive di regolare consulenza professionale. Le mail saranno protette dal più stretto riserbo e quelle pubblicate, previo esplicito consenso del lettore, saranno modificate in modo da tutelarne la privacy.

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ultimo aggiornamento: 16-03-2014


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