CAMAIORE. “La decisione dell’istituzione dei parcheggi a pagamento, proposta dall’ASL 12 Versilia, è purtroppo la logica conseguenza di un mancato coordinamento tra le varie realtà amministrative della Versilia che per ragioni diverse non sono riuscite a mettere in atto interventi intesi ad evitare l’istituzione di questo nuovo balzello. La contrarietà della nostra amministrazione a questo tipo di soluzione è stata più volte rimarcata, in sede di conferenza dei Sindaci e negli incontri coordinati dal Prefetto. Non abbiamo cercato quindi di smarcarci opportunisticamente da questa decisione, come altri esponenti dei Comuni della Versilia hanno invece fatto, ma siamo intervenuti, in origine, proponendo proprio quella soluzione che nella Vs. interpellanza avete richiamato”.

Lo scrive l’assessore al sociale di Camaiore Andrea Carrara rispondendo ad una interrogazione di Sel. “L’ASL 12 – dice – avrebbe volentieri ceduto l’area del parcheggio al comune di Camaiore affinché si potessero giustificare interventi delle forze di Polizia Municipale mirati ad evitare soprattutto – ribadisco soprattutto – la sosta selvaggia di cittadini che, occupando stalli riservati alla disabilità e/o occupando l’entrata principale alla struttura, creavano continuamente difficoltà e disagio ai mezzi di soccorso e di trasporto inabili. Anche se ciò avrebbe rappresentato un impegno ulteriore del nostro Comando di P.M., ci siamo attivati affinché tale progetto potesse essere realizzato”.

“Al controllo quotidiano da parte di una pattuglia – spiega ancora Carrai – si associa però un costo per il servizio; la proposta messa in campo avrebbe previsto o un avvicendamento di pattuglie di VV. UU. di altri Comuni (proposta rigettata proprio da quelle amministrazioni che più dispongono di organico in servizio) o di compartecipazione ai costi che tale intervento avrebbe richiesto (proposta ancora più caldamente rigettata). La gestibilità del problema, come si evince, non era proprio così scontata soprattutto quando le posizioni di alcuni amministratori guardano più al proprio campanile piuttosto che all’interesse della collettività. Le considerazioni che ci esponete sui problemi collegati alla viabilità ed all’accesso, di cui oggettivamente non abbiamo dati riscontrabili, potranno essere valutati, come da proposta, mediante l’istituzione di una commissione (che però, vista la comprensorialità della questione, proporremmo di carattere intercomunale) ed anche con l’approntamento di un registro di segnalazioni degli inconvenienti che potrebbe essere tenuto anche dall’URP dell’ASL12”.

“La volontà della nostra amministrazione di cedere il terreno immediatamente a ridosso del complesso ospedaliero, da adibire a parcheggio supplementare, riequilibrerà la quota di sosta gratuita riportandola, se non superandola, alle condizioni preesistenti, ma un intervento strutturale del genere prevede dei tempi di realizzazione non proprio brevi. Una considerazione sullo sviluppo che questa problematica ha assunto è però da ricondurre all’enorme clamore mediatico che la presenza di venditori e parcheggiatori occasionali atipici ha ingenerato, celando l’essenza del vero problema. Non ci nascondiamo dietro un dito”.

“Sappiamo che alcuni disagi, per le particolari insistenze di questi cittadini, sono state create. A questo proposito, tra l’altro, una delle proposte che il Presidente della Conferenza dei Sindaci pose sul tavolo della discussione (e che con altri colleghi sostenemmo) fu proprio quella di regolamentare e razionalizzare la presenza dei cittadini “extracomunitari” proponendo loro di costituirsi in una sorta di cooperativa di servizi, soluzione che avrebbe probabilmente evitato l’attuale provvedimento e al contempo migliorato la consistenza dei rapporti interpersonali tra cittadini “diversi”. Ma, purtroppo, anche questa soluzione, che vedeva favorevole anche il direttore dell’ASL12, tramontò per presunte difficoltà oggettive”.

“Rimanendo a disposizione per tutto quello che sarà necessario a valutare gli eventuali disagi o problematiche connesse al provvedimento sperimentale messo in atto, colgo l’occasione (scusandomi anticipatamente per l’intromissione con i consiglieri) della presentazione di questa interpellanza, per rispondere ad un noto esponente del centro destra che ha definito il mio intervento nell’ultimo CC – dove anticipavo ciò che puntualmente è stato ribadito nella conferenza stampa ASL del 12 febbraio – da “delirium tremens”. Alla luce dei fatti però constatiamo che noi per cadere preda di spaventose allucinazioni avremo probabilmente bisogno di essere devastati dall’alcool, ad altri invece, per le stesse allucinazioni, basta un semplice bicchiere d’acqua”

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ultimo aggiornamento: 18-03-2014


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