CAMAIORE. “Abbiamo letto nei giorni scorsi con tanto stupore il suo  lungo e “accorato” discorso, caro assessore Carrara, sul parcheggio a pagamento. Una specie di vorrei ma non posso ovvero noi avremmo fatto se altri non avessero detto”.

Lo scrivono dal Comitato “No al parcheggio a pagamento all’Ospedale Unico Versilia”.

“Caro assessore Carrara c’è un’altra spiegazione dei fatti. Le Istituzioni, quelle con la I maiuscola, quelle elette dai cittadini contano oramai come il due di picche quando briscola è cuori. Questa vicenda ne è l’emblema. La conferenza dei Sindaci come recita la legge dovrebbe esercitare le funzioni di indirizzo, verifica e valutazione dell’azienda sanitaria compresa la facoltà di sfiduciare il direttore sanitario. Ma la conferenza dei Sindaci non ha fatto niente di tutto questo. È venuta meno alle sua funzione istituzionale certificando una decisione già presa dall’AUSL n.12 Viareggio.

Deve essere dura, e anche frustrante, per chi i consensi li ha presi dai cittadini vedersi imporre le decisioni da figure di nominati stile Grande Fratello.

Nel suo intervento, caro assessore Carrara, nessun accenno al nostro comitato. Bene ne prendiamo atto.

Ma noi che eravamo presenti sappiamo com’è andata  l’incontro tra il nostro comitato, la direzione AUSL e la conferenza dei sindaci, con lei a rappresentare Camaiore.

Dalle amministrazioni quel giorno pochi spauriti cinguettii al ruggire del direttore sanitario e del direttore amministrativo dell’AUSL che hanno evidenziato chi conta e chi no, chi prende le decisioni e chi le subisce.

Quel giorno ci parve di rivedere una famosa scena del film del grande Versiliese Monicelli, il Marchese del Grillo, in cui Sordi sottratto alla cattura dopo una rissa da osteria spiega alla plebe, con una frase rimasta famosa, come stavano le cose, chi era lui e chi erano gli altri.

Ma in ultima istanza le decisioni come questa, dalla quale lei tenta goffamente lo smarcamento negandolo al tempo stesso, la pagheranno i cittadini che si recheranno all’ospedale compresi quelli di Camaiore, compresi quelli a cui lei a suo tempo chiese il voto.

Non c’è rancore, creda caro assessore Carrara, nè verso di lei nè verso altri amministratori ma solo profonda tristezza e pena nel vedere come sono ridotte le istituzioni repubblicane, senza soldi, senza voce e anche con poca dignità.

Dopo le sue inopportune parole la nostra battaglia civile si rafforza, animata da quel senso di giustizia sociale che latita la dove dovrebbe risiedere”.

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