MASSAROSA. Del suo ‘gravissimo difetto’ (come l’ha definito scherzosamente il consigliere regionale Fi Giovanni Santini) farà il suo cavallo di battaglia. Non è di Massarosa? Non è nato a Massarosa? Beh, lui Massarosa, la sua gente e il suo territorio, l’ha scelti per vivere e mettere su famiglia e attività. Sarà infatti proprio ‘Ho scelto Massarosa‘ lo slogan del candidato sindaco Nicola Montalto, architetto-imprenditore, per Forza Italia, Lega Nord, Nuovo Centro Destra, Fratelli d’Italia e La Destra.
Stamani la presentazione ufficiale, con tutti i vertici comunali, provinciali e regionali dei partiti che sosterranno Montalto in questa sua nuova avventura. E’ un novizio della politica. L’hanno rimarcato tutti i presenti, ed è bastato sentirlo parlare per capirlo: voce rotta dall’emozione. E mai, probabilmente, un candidato di un partito canonico si sarebbe sognato, come prime parole pronunciate, di fare gli elogi per un progetto (quello di ‘a scuola senza zaino’) avviato nelle scuole proprio dal suo principale sfidante, il sindaco uscente Franco Mungai. E invece è quello che Montalto ha fatto, anche se poi non ha fatto certo mancare critiche pesanti nei confronti del sindaco e della sua politica, specie per quanto riguarda l’aumento delle tasse, e l’aumento delle spese per i dirigenti comunali. Ma è proprio questo – da quello che si percepiva nella sala, gremita – che piace alla sua gente: “è genuino, spontaneo, non è un politico è questo è il suo bello”, si sentiva dire tra i presenti.
“Io non sono di Massarosa, è vero. Ma ho scelto la quiete di questo territorio, la genuinità della sua gente. Uno non decide dove nascere, ma dove vivere sì”. Montalto, come hanno sottolineato tutti i presenti tra cui l’ex sindaco Fabrizio Larini che ha fatto gli onori di casa, si è fatto conoscere, negli ultimi tempi, a Massarosa, per la sua attività all’interno del comitato anti-tares. “E’ a gente come lui – ha detto Larini – se dobbiamo un cambio di rotta nelle scelerate politiche delle tasse di questa amministrazione, che in cinque anni ha messo in seria difficoltà molte famiglie”.
Dalla prossima settimana inizierà la campagna elettorale vera e propria. “Le forze politiche che hanno condiviso questo percorso hanno già stilato un programma di massima, di cui faremo una sintesi. Ma il programma definitivo lo faremo solo dopo aver parlato ed esserci confrontati con tutte le frazioni di Massarosa”. Oltre alle liste dei partiti – proprio perchè Montalto non fa parte di nessun partito – ci sarà con molta probabilità una lista civica, che il candidato ha già annunciato si chiamerà Insieme Massarosa.
Se tutti i rappresentanti dei partiti presenti hanno voluto sottolineare “le capacità, la serietà, l’onestà” di Montalto e l’importanza di correre tutti assieme con un unico obiettivo, Giovanni Santini ha voluto fare anche un passo indietro. “La coalizione era da mesi al lavoro sul territorio di Massarosa, e avevamo individuato Fabrizio Larini come possibile punto di unione tra passato e futuro. Lui, dopo varie riflessioni e ripensamenti, ha declinato l’offerta. Del resto non avrebbe potuto conciliare l’attività di sindaco con le sue molteplici attività di imprenditore: è sempre di rientro da qualche viaggio. L’altra idea su cui lavoravamo, e che abbiamo approfondito dopo il no di Larini, era un personaggio perfettamente inserito nell’area moderata, ma fuori dai partiti. E dopo alcuni incontri in cui ci siamo ‘annusati’, tutti siamo stati d’accordo sulla figura di Montalto. Con Coluccini – ha aggiunto Santini – avevamo iniziato un percorso condiviso. Poi ha fatto la sua scelta, che non critico nè censuro. La sua corsa sarà separata dalla nostra, ma parallela alla nostra. L’avversario comune è un altro”.
Non è mancata qualche nota imprevista. La prima – impossibile non notarla – è la gaffe del padrone di casa, Fabrizio Larini. Che per ben tre volte chiama il candidato Nicola Montaldo, anzichè Nicola Montalto tra l’imbarazzo dei presenti. Un errore che poi ripete più volte anche sulla sua pagina facebook. Da notare anche lo scambio di battute tra Larini e Santini. Col primo che chiede al secondo se ha organizzato un buffet per la chiusura della presentazione e Santini che, scherzando, invita tutti a pranzo “in uno dei tanti hotel di Fabrizio”).
