VIAREGGIO. “Tutti i territori parteciperanno da protagonisti alle scelte strategiche future. E d’altronde non abbiamo alternativa. La nostra è la zona più bella e contemporaneamente la più difficile della Toscana, perché mette insieme tutti gli ambienti possibili: il mare, le montagne, le pianure irrigue coltivate, la bonifica storica, i laghi, le aree densamente urbanizzate, i comprensori palustri. Anche i recenti eventi alluvionali lo dimostrano: possiamo far fronte ad ognuna delle fragilità che ciascun territorio presenta solo lavorando insieme, costruendo nuove ed efficienti sinergie. Questo è esattamente ciò a cui da oggi dedicheremo, ogni giorno, tutto il nostro impegno.

Parte all’insegna della partecipazione il nuovo Consorzio 1 Toscana Nord: l’Ente che si occupa della sicurezza idraulica dei comprensori dove prima operavano i Consorzi di Versilia-Massaciuccoli e Auser-Bientina e le Unioni dei Comuni della Lunigiana e della Garfagnana.

Giovedì il Consorzio 1 Toscana Nord si è ufficialmente insediato, con la nomina a nuovo presidente di Ismaele Ridolfi; il vicepresidente è Enrico Bertelli, mentre il terzo membro dell’ufficio di presidenza è Rolando Bellandi. E subito la nuova realtà entra nella sua piena operatività. “Perché le aspettative dei territori sono molte – sottolineano gli amministratori – e le cose da fare sono davvero tante, da subito”.

Stamani (sabato 22 marzo) la nuova Amministrazione si è presentata durante un incontro presso la sede del Consorzio della Migliarina, al quale hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Viareggio Leonardo Betti (amministratore lui stesso del nuovo Consorzio) e i membri dell’assemblea consortile Giuseppe Bigongiari (imprenditore versiliese) e Guido Bertacca (agricoltore viareggino). E’ stato proprio il primo cittadino Betti a fare gli onori di casa: “Nelle ultime settimane sulla stampa abbiamo letto qualcuno affermare che col nuovo Consorzio qualche territorio sarebbe stato penalizzato – ha ricordato il sindaco Leonardo Betti – Mi pare i fatti dimostrino che non è affatto così: ogni zona, a partire dalla Versilia, sarà protagonista”.

I lavori e le scelte: tutti i territori avranno pari dignità. “Il nostro primo obiettivo è proprio quello di costruire un governo partecipato per la sicurezza del territorio – spiegano Ridolfi e gli altri amministratori – Ciò significa che l’Amministrazione del nuovo Consorzio sarà gestita in maniera molto più ampia e collegiale di quanto già prevede la Legge regionale. Costituiremo, da subito, un ufficio di presidenza allargato: oltre ai tre membri eletti giovedì, se ne aggiungeranno almeno altri nove, scelti all’interno dell’assemblea consortile. Tutti i territori del nostro enorme comprensorio saranno quindi rappresentanti, con pari dignità, in questo snello organismo gestionale, che si riunirà frequentemente: la Versilia, la Lunigiana, Massa-Carrara, la Piana di Lucca, la Valle del Serchio, l’Appennino Pistoiese, il Pisano. E’ importante sottolineare che, a parte i tre membri di diritto (che riscuoteranno un piccolo gettone per ogni seduta), tutti gli altri amministratori parteciperanno a titolo completamente gratuito. Ma l’autogoverno del territorio, di cui l’istituzione consortile è a tutti gli effetti l’emblema, sarà assicurato anche da molti altri passaggi. La Legge regionale 79/2012, che ha riformato la bonifica in Toscana e istituito il nostro nuovo Consorzio, prevede che l’intera pianificazione delle opere da realizzare per la sicurezza idraulica sia programmata attraverso il Documento annuale per la difesa del suolo, approvato ogni dodici mesi dalla Regione Toscana. Ebbene, vogliamo contribuire attivamente, affinché tale documento sia costruito con la partecipazione di tutti, tenendo in piena considerazione le proposte e le segnalazioni che provengono dai territori: dai Comuni e dagli altri Enti territoriali, dalle associazioni e dai cittadini. Un’attenzione particolare la riserveremo ai comitati dei cittadini alluvionati, presenti in molte zone; è nostra intenzione ascoltarli e coinvolgerli nelle scelte: il nostro primo incontro ufficiale sarà proprio con loro. Operativamente, il nostro intento è quello di realizzare quattro conferenze annuali – una in ogni spicchio del comprensorio – che ogni anno si pongano l’obiettivo di compiere una disamina condivida dello stato dell’ambiente, di approfondire lo stato delle opere in corso di realizzazione e quindi di decidere, mettendo insieme tutti i soggetti interessati, quali siano le priorità da segnalare alla Regione, per essere inserite proprio nel Documento annuale per la difesa del suolo”.

A Viareggio la sede del nuovo Ente. “La sede dell’ex Consorzio Versilia-Massaciuccoli a Viareggio, situata nello storico impianto idrovoro del quartiere della Migliarina, già adesso centro provvisorio del nuovo Ente, diventerà la sede definitiva del Consorzio 1 Toscana Nord – anticipano Ridolfi e gli altri amministratori – Questo per rispetto alla storia della bonifica versiliese e per la posizione baricentrica di Viareggio all’interno del nuovo comprensorio. Naturalmente rimarrà operativa, dal punto di vista tecnico-amministrativo, anche l’attuale sede del Consorzio Auser-Bientina, a Santa Margherita-Capannori”. “Apprendo con piacere la scelta di individuare a Viareggio la sede legale del nuovo Ente – ha sottolineato il sindaco Leonardo Betti – Una decisione, questa, che senza dubbio valorizza la nostra presenza in questo progetto che sta nascendo”.

Un territorio sano è un territorio sicuro: rinaturalizzare i corsi d’acqua. “L’esperienza maturata in questi anni dimostra che più riusciamo a recuperare la naturalità dei corsi d’acqua più questi scorreranno in sicurezza – sottolineano Ridolfi e gli altri amministratori – Rispettare e valorizzare i corsi d’acqua dal punto di vista naturalistico, senza piegarli alle esigenze di consumo del territorio, ma al contrario assecondando le dinamiche morfologiche, sfruttare i processi di riqualificazione dell’agricoltura come cura e presidio del territorio, puntare sulla prevenzione declinata in azioni concrete e precise, quali ad esempio l’applicazione severa delle regole sull’uso del suolo senza più deroghe e senza più condoni edilizi. Dobbiamo essere più radicali di tutti, devono essere i più convinti ambientalisti, devono essere al fianco dei comitati, nel chiedere e praticare il cambiamento: occorre che non sia concesso un metro cubo in più di cemento, che sia dato respiro ai fiumi, che siano fatte e fatte rispettare le ordinanze dei sindaci per ripristino e pulizia fosse interpoderali. Occorre assumere la consapevolezza piena che dal punto di vista idrogeologico, siamo ad una svolta: i nostri territori non reggono più. La somma di fattori diversi, tutti dovuti alla responsabilità dell’uomo, dai cambiamenti climatici, all’abbandono delle montagne e dei terreni agricoli, alla cementificazione, stanno producendo conseguenze disastrose per la tenuta degli assetti idrogeologici dei territori. Niente è più come prima, non bastano più argini più alti e spessi, che pure sono necessari ed indispensabili, occorre cambiare il rapporto che l’uomo ha con il territorio e l’ambiente. Pensare che sia sufficiente qualcosa di meno di questo livello d’impegno avrà come conseguenza che i fiumi continueranno a esondare e nostre colline continueranno a franare”.

Il mondo agricolo al centro dell’azione del nuovo Consorzio. “Il mondo agricolo sarà al centro dell’azione del nuovo Consorzio – sottolineano Ridolfi e gli altri amministratori – Questo perché gli agricoltori conosco, forse più di altri, il territorio su cui vivono ed operano. Non è un caso che la Legge regionale 79/2012, prevede che i lavori di manutenzione sui corsi d’acqua siano affidati, in via prioritaria, proprio alle aziende agricole e agricolo-forestali: sarà nostra premura andare in maniera convinta in questa direzione. Le associazioni agricole saranno nostri interlocutori privilegiati: non scordiamoci mai che l’istituzione consortile è nata proprio dall’agricoltura”.

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