VIAREGGIO. Si è tenuta stamani martedì 1 aprile in Comune una riunione tra l’amministrazione comunale e la Fondazione Carnevale: per il Comune erano presenti il sindaco Leonardo Betti e gli assessori Lorenzo Bertoli (bilancio), Glauco Dal Pino (cultura) e Andrea Strambi (turismo), mentre per l’ente di Palazzo delle Muse erano presenti il presidente Stefano Pasquinucci, il vicepresidente del consiglio d’indirizzo Gualtieri Lami oltre a rappresentanti del consiglio di amministrazione.

“I presenti, in un clima del tutto positivo, hanno analizzato i dati dell’edizione 2014 del Carnevale – così scrive il Comune in una nota – e hanno convenuto sulla necessità di programmare al meglio le attività promozionali della Fondazione nella prossima stagione estiva, utilizzando al meglio la struttura della Cittadella del Carnevale. Il sindaco, in particolare, ha espresso ancora una volta le congratulazioni dell’amministrazione per i risultati ottenuti dall’edizione 2014.

“Sindaco e assessore al bilancio hanno poi assicurato che il contributo dell’amministrazione comunale per il 2014 continuerà ad essere erogato in dodicesimi, secondo quanto concordato e previsto (un milione e 400mila euro, ndr). Per quanto riguarda il contributo 2015, l’assessore al bilancio ha spiegato che la sua quantificazione sarà necessariamente subordinata alla ricognizione del bilancio del Comune che viene effettuata in queste settimane, tenendo conto che la Fondazione fa ovviamente parte del Gruppo Pubblico Locale del Comune di Viareggio”. Al di là del “clima tutto positivo”, insomma, resta incerto il contributo che il Comune stanzierà tra un anno.

“L’impegno dell’amministrazione comunale – ha assicurato il sindaco – è quello di sostenere nei prossimi anni al massimo il Carnevale, manifestazione fondamentale per la città sia dal punto di vista turistico che da quello della valorizzazione delle nostre tradizioni culturali”.

Per far fronte ai problemi economici non è escluso che in futuro vengano prese in considerazione alcune ipotesi, vedi il taglio ai compensi di carristi e mascheratisti – l’idea è di erogare un contributo fisso del 30%, il restante 70% sarebbe soggetto alla rendicontazione delle spese effettivamente sostenute dal costruttore – o l’abolizione della seconda categoria, cioè i carri piccoli, per riportare in auge i complessi mascherati.

(ultimo aggiornamento ore 11:56 del 2 aprile)

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“Dall’incontro tra Comune e Fondazione Carnevale non è uscito un bel niente”