PIETRASANTA. La prima risposta il sindaco Domenico Lombardi l’ha ricevuta: l’esigenza di trovare spazi da lasciare alla libera creatività c’è ed particolarmente sentita. Gli artisti indipendenti, provenienti in larga parte da Pietrasanta, ma anche da Camaiore e Viareggio, hanno risposto in gran numero all’invito lanciato dal primo cittadino. Oltre un centinaio di persone si sono ritrovate così nel salone del Chiostro di Sant’Agostino. “Ci rendiamo conto che i luoghi istituzionali della nostra città – ha spiegato il sindaco Lombardi – cominciano ad essere veramente stretti rendendo impossibile ospitare le numerose proposte di mostra ricevute. I blitz creativi dei mesi scorsi mi hanno fatto riflettere fino a chiedermi se sia davvero impossibile trovare soluzioni che possano offrire una risposta dignitosa e concreta all’espressione di tutti gli artisti. Da qui l’idea di lanciare un appello: cerchiamo insieme questi spazi”. E di idee sul tavolo ne sono state portate molte: dal parco della Fontanella, sostenuta dall’amministrazione, da trasformare in giardino dell’arte, a vetrine da ricavarsi utilizzando i muri di via Santini o le pareti del sottoferrovia, sino alla proposta lanciata dal consigliere Fabio Simonini, e che su facebook e in sala ha avuto molto seguito, dei locali della stazione ferroviaria. Nel pubblico, e tra i più attivi, Giovanni da Monreale e Stefano Pierotti, due degli artisti che con le loro performance non autorizzate hanno sollevato il problema. “Penso a un luogo per l’arte e per le arti – ha detto Pierotti – anche molti musicisti hanno espresso questa nostra stessa esigenza. Spesso tra artisti ci sentiamo, ci confrontiamo e ciò di cui avremmo bisogno è di uno spazio come un capannone dismesso, in cui esprimerci, ritrovarci. Essendo fuori da certi circuiti, altrimenti quali altre possibilità possiamo avere? Certi gesti alla fine sono la forma estrema di comunicare un disagio”. “Rimettiamo gli artisti al centro della città – ha affermato Simonini –  ho  proposto la stazione come luogo d’incontro per l’arte. Funzionale, uno degli accessi alla città. Rispondiamo con la bellezza ad una condizione di abbandono”. Tra gli invitati anche Lorenzo Bruni, curatore, nonché coordinatore di BASE | progetti per l’arte di Firenze: una realtà per molti aspetti vicina a quanto richiesto dagli artisti di Pietrasanta. “Una realtà – ha raccontato – nata dalla volontà di nove artisti per esporre le loro opere ma soprattutto per invitare altri artisti con cui confrontarsi. BASE da ben 16 anni sta cercando di annullare la distanza tra artista e pubblico”. All’idea di trovare spazi per artisti indipendenti, e quindi a vivacizzare ancor di più la comunità artistica, plaude anche Artigianart per voce del presidente Adolfo Agolini.

Si è trattato di un primo appuntamento; il percorso è ancora lungo. Un gruppo di artisti invierà al sindaco un progetto e l’amministrazione si farà tramite della ricerca di spazi con privati o istituzioni, e per necessari sponsor. “La mediazione del Comune è importante – ha concluso Alessandro Romanini, direttore del Centro Arti Visive – ma altrettanto dovrà esserlo il nodo della gestione che dovrebbe tradursi in “autogestione” attraverso un progetto ben definito che ponga al centro gli artisti e le loro esigenze di visibilità e di espressione”.

 

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ultimo aggiornamento: 04-04-2014


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