VIAREGGIO. “Se c’era bisogno di dare ulteriore conferma che la giunta Betti si trova nella confusione più totale e che non sa più che pesci prendere, la Commissione Capigruppo di questa mattina l’ha dimostrato pienamente nell’imbarazzo di tutti i presenti”. Lo afferma Massimiliano Baldini, capogruppo consiliare del Movimento dei Cittadini per Viareggio e Torre del Lago.

“La Commissione Bilancio, svoltasi pochi minuti prima, si era già consumata senza che la mia richiesta di far intervenire l’assessore al bilancio e il ragioniere capo a riferire in merito alle pezze d’appoggio dei conti del Comune fosse minimamente ascoltata. Eletto il consigliere del Pd Stefano Genick come nuovo presidente, tutti a casa malgrado Bertoli vagasse nei corridoi con lo sguardo perso.

“Subito dopo, in Conferenza Capigruppo, si doveva calendarizzare il prossimo consiglio e fissare la discussione sulla situazione economico-finanziaria dell’ente, richiesta con le forme dell’art. 27 del Regolamento, cioè di urgenza, da tutto il gruppo consiliare del Pd. Ma, a questo punto, primo colpo di scena.

“Il capogruppo del Pd Matteo Martini comincia a cincischiare e prima dice che non vi era più tale necessità affermando di ritirare la richiesta, poi, in un sussulto, si pente, cambia idea e dice di volerla mantenere ma di non volerla inserire all’ordine del giorno del consiglio. Infine, frastornato, chiede aiuto e, ottenuta una breve sospensione della riunione, va a chiamare il neopresidente della Commissione Bilancio. Genick arriva ma, ‘malgrado vanti una militanza significativa in Forza Italia’, si dimostra di scarso aiuto. Anzi, fa più confusione che altro.

“Infatti, vorrebbe chiedere la convocazione della Commissione Bilancio per il giorno dopo – chissà perchè visto che il termine del 10 aprile riguarda i documenti e non la convocazione della commissione -, ma l’urgenza, non essendo ancora disponibili i documenti, non è giustificata. Tanto più che i Consiglieri Comunali, anche laddove ricevessero i documenti entro la mattinata di domani, non potrebbero certo essere pronti a discutere il bilancio consuntivo di lì a poche ore.

“Messo alle strette, si arrende e ammette a verbale che i documenti non ci sono, abbandonando la Commissione Capigruppo interrotta per niente. Questo è il quadro, desolante, visto che i consiglieri con molta probabilità non riceveranno alcun documento nei termini stabiliti dalla legge e nemmeno dopo.

“Non si comprende davvero, e torno a dirlo per l’ennesima volta, come questa ‘non maggioranza’, in tali condizioni di incapacità a procedere, insista ad andare avanti da sola senza chiedere aiuto a tutte le forze della città per evitare il dirupo che è ormai a pochi metri. Basti pensare che, anche questa mattina, Mei e Zappelli non hanno partecipato al voto delle Commissioni, non hanno accettato il rinnovo delle Presidenze che avevano – Ambiente e Sociale – e si è dovuto provvedere alla loro sostituzione con altro consigliere per garantire il voto.

“Evidentemente il Pd, più che provare a salvare Viareggio preferisce mantenere le poltrone fino all’ultimo centesimo. Infatti, per chi non lo sapesse, il voto sul bilancio ha bisogno di 13 voti e non si vede per quale motivo un consigliere dovrebbe votare un piano di salvataggio economico deciso da altri ed al buio senza documenti”.

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