LUCCA. Un ex pugile di 26 anni, Michele Stepich, che vive in un insediamento di rom in Lucchesia, e’ stato arrestato dopo aver aggredito la moglie di 28 anni, incinta di sei mesi, facendola cadere a terra e colpendola con pugni e calci. In aiuto della donna sono intervenuti la sorella e il cognato. Ma Stepich non ha risparmiato neppure il cognato, colpendolo al mento e procurandogli una frattura scomposta ed esposta con quaranta giorni di prognosi. Per la donna invece l’intervento dei familiari e’ stato provvidenziale: ha evitato colpi al basso ventre e non ci sono state conseguenze per il piccolo. Il fatto e’ accaduto sabato scorso a Lucca, all’ insediamento nomadi in via Mammini. La donna si e’ rivolta alla vicina caserma dei carabinieri. Michele Stepich e’ stato arrestato con le accuse di lesioni gravissime, maltrattamenti e resistenza, perche’ ha anche cercato di sottrarsi alla cattura.

“Purtroppo – hanno spiegato Mirella Lenci e Piera Banti responsabili del progetto codice rosa – questo e’ il sesto episodio di violenza su donne incinte che accade quest’anno in Lucchesia e il contesto in cui e’ maturato quest’ultimo non deve ingannare. Ci sono stati anche casi che hanno visto coinvolti coppie della borghesia lucchese o ambienti con difficolta’ di inclusione sociale”.

(ANSA)

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ultimo aggiornamento: 15-04-2014


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