MASSAROSA. Meno 20 per cento di emissioni di Co2 da qui al 2020. Massarosa prende un impegno importante. Lo farà mercoledì, quando in giunta comunale arriverà il Piano di Azione di Energia Sostenibile.

Il piano è uno degli impegni che Massarosa ottempera dopo aver aderito, mesi fa, al Patto tra Sindaci. Uno degli aspetti di questo patto riguarda infatti proprio il risparmio energetico, e la produzione di energia pulita.

In sostanza Massarosa si impegna a ridurre del 20% le emissioni inquinanti entro il 2020. Un impegno che non riguarda solo (anzi, riguarda solo marginalmente) la pubblica amministrazione, ma soprattutto cittadini e imprese.

“In sostanza – ci spiega l’assessore all’ambiente di Massarosa, Damasco Rosi – ci stiamo impegnando in una serie di azioni virtuose tese al risparmio energetico. Il piano che presenteremo in giunta parla proprio di questo: delle percentuali di diminuzione di emissioni per ogni singola azione messa in campo”.

Per esempio l’impatto dei beni comunali (scuola, palestre, campi sportivi, pubblica illuminazione) incide solo dell’1% sulle emissioni totali. “In questo senso la pubblica amministrazione deve impegnarsi, ad esempio, nel sostituire le vecchie lampade con illuminazione a led, a installare impianti fotovoltaici sugli edifici pubblici, a sostituire le caldaie vecchie con sistemi di riscaldamento più efficaci e meno inquinanti. Uno per uno questi interventi servono a poco. Messi insieme cominciano a dare i loro frutti”.

(foto Pomella)
(foto Pomella)

Ma, come accennato, al settore pubblico compete solo una piccola parte del progetto. “Il grosso dei consumi – spiega Rosi – è generato dalle aziende, ma soprattutto dalle utenze domestiche”. Questo piano quindi a che serve? Anche in questo caso a stabilire le singole diminuzione di emissioni inquinanti con ogni singola azione messa in campo. Un esempio? Se tutti i cittadini di Massarosa sostituissero il vecchio frigorifero con uno di classe energetica avanzata si ridurrebbero i consumi dell’intero Comune di circa il 2%. Ma si può obbligare il cittadino a cambiare il frigo? Certo che no. “Ma quello che si può fare – spiega Damasco Rosi – è incentivare il cittadino perchè lo faccia. Contattando direttamente i grossi produttori o distributori potremmo, ad esempio, ottenere un forte sconto nell’acquisto di un elettrodomestico a basso impatto, e magari fare un accordo con gli istituti di credito per prevedere tante rate a interessi bassi”. Ma quello dell’elettrodomestico nuovo è solo un esempio: le stesse convenzioni possono essere fatte con chi installa pannelli solari, con chi fabbrica riduttori di flusso dell’acqua e con chiunque assicuri minore consumo di energia.

C’è poi l’ultima faccia della medaglia. A coordinare il progetto c’è l’Unione dei Comuni. “Avere un unico ente che coordina tutti i progetti della Versilia – dice Rosi – ci garantisce una possibilità in più di reperire fondi europei”. Fondi europei che andrebbero indirizzati sempre in questa ottica: la riduzione dei consumi. “Ad esempio sviluppando le piste ciclabili e la mobilità alternativa”, spiega Rosi.

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